«Moody's aveva anche detto che Lehman Brothers meritava dieci e lode, dieci e lode, dieci e lode». Così l'ex premier Romano Prodi, oggi a Torino, per un incontro al Collegio Carlo Alberto, ha risposto a chi gli chiedeva delle previsioni di Moody's che indicano rischi per le banche italiane a causa della situazione della Grecia. Le parole del professore identificano bene il sentire comune della gran parte delle reazioni politiche alla notizia diffusa in mattinata. Se Berlusconi preferisce non commentare, il commissario Ue all'Industria, Antonio Tajani (Pdl) commenta così: «Credo si debba essere sempre seri e responsabili quando si danno delle valutazioni. Se c'è una situazione che riguarda i mercati e la stabilità economica, va valutata con grande attenzione, e non mi pare che l'Italia sia nella situazione che viene presentata" dall'agenzia di rating».

E le prese di distanza dall'analisi dell'agenzia di rating arrivano anche dal settore del credito. «Il sistema bancario italiano è robusto - commentano fonti della Banca d'Italia - il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto, il debito complessivo di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri Paesi, il debito netto nei confronti dell'estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell'Italia diverso da quello di altri Paesi».

Sul tema è intervenuto anche l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. «Il nostro sistema bancario - ha detto - è passato attraverso la crisi finanziaria restando solido, avendo messo da parte liquidità adeguata, e questo anche Moody's ce lo riconosce». Quanto al rischio di contagio dalla Grecia, «l'Italia ha tutte le forze da mettere in campo» per arginarlo, ha osservato l'ad di Intesa Sanpaolo, perché durante la crisi, ha ricordato, «ha gestito i conti pubblici come forse nessun altro paese europeo; e quindi - ha insistito Passera - il sistema bancario nazionale può affrontare in condizioni migliori degli altri la situazione». Ad ogni modo, ha concluso il banchiere, «molto dipenderà da come la crisi sarà gestita dalle autorità europee».