Formalizzato oggi dal cda il cambio della guardia a Mediobanca, con Renato Pagliaro che è stato nominato presidente al posto di Cesare Geronzi, passato da fine aprile alla presidenza di Generali. In grande recupero, poi, i risultati dei primi 9 mesi 2009-2010 approvati dal board: l'utile netto è balzato a 354,4 milioni, quasi decuplicato rispetto ai 39,3 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

In forte crescita anche i ricavi, aumentati del 25,3% a 1,599 miliardi. Allo sviluppo dei ricavi hanno contribuito tutte le aree di business. La raccolta di CheBanca! ha raggiunto i 9,1 miliardi, pari al 17% della raccolta di gruppo. Il margine di interesse ha registrato un trend in lieve crescita sui 9 mesi (+1,4% da 651,9 a 661,3 milioni) ed è previsto in ulteriore ascesa nei prossimo mesi e nel prossimo esercizio. Confermati anche i livelli di solidità patrimoniale e di liquidità, con il core Tier1 sopra l'11% a fine marzo scorso.

Nel solo terzo trimestre dell'esercizio in corso, il risultato è stato positivo, con un utile netto di 84 milioni rispetto al 'rosso' di 61 milioni del terzo trimestre dell'esercizio 2008-2009, mentre i ricavi sono saliti a 455 milioni da 337 milioni. Sul fronte della governance, oltre alla prevista nomina di Pagliaro, il consiglio - preceduto a sorpresa da un'assemblea del patto di sindacato che ha dato indicazioni in tal senso - ha nominato Francesco Saverio Vinci quale direttore generale (incarico prima ricoperto da Pagliaro) e vice presidente del comitato esecutivo, mentre ha affidato al direttore centrale Clemente Rebecchini la guida della divisione 'Principal investing'.

 

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