«Siamo in attesa di vedere la nuova scrittura delle norme» in materia di sicurezza sul lavoro. Lo ha detto Giorgio Napolitano al termine di una visita alla reggia sabauda di Venaria. «È una questione che ho seguito», ha sottolineato, «anche prima c'era preoccupazione per quella norma, l'avevamo espressa subito». Ora, ha aggiunto Napolitano, «prendo atto che il ministro Sacconi questa mattina si è dichiarato pronto a scrivere la norma per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen». Domani Napolitano riceverà una seconda lettera sulla questione dal consiglio di fabbrica della ThyssenKrupp.

Il richiamo del presidente della Repubblica sul tema della sicurezza del lavoro è giusto, il Governo correggerà le norme del testo unico, ma sul processo per l'incidente alla Thyssekrupp non ci saranno comunque effetti, perché «lì c'è una responsabilità precisa della proprietà», ha commentato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, conversando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera. «Ha ragione Napolitano, ha detto la verità. Ben prima della segnalazione della Fiom avevamo avuto modo di esaminare la questione per arrivare ad un testo che sia più chiaro e più certo».

In ogni caso, aggiunge, le norme di cui si parla, che verranno modificate, non avrebbero effetti sul caso Thyssen: «Non c'entra niente questo con il processo Thyssen. L'articolo in questione riguarda le situazioni in cui può esserci un concorso di responsabilità del sottoposto e della proprità: ho letto l'impianto accusatorio del processo Thyssen e lì c'è una responsabilità precisa della proprietà e non c'è corresponsabilità dei lavoratori». Il Governo, ha aggiunto Sacconi presenterà le correzioni quando il provvedimento, che ora è all'esame della conferenza Stato-Regioni, arriverà nelle competenti commissioni parlamentari.

 

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