Candidata alle elezioni comunali con la lista "Puglia prima di tutto" e barese. Per ora questo si sa di Patrizia D'Addario: la protagonista dell'ultima vicenda personal-giudiziaria che vede coinvolto il premier Silvio Berlusconi.
Intervistata dal Corriere della sera di ieri, la donna ha riferito di essere stata inserita in lista per aver partecipato a due feste a Palazzo Grazioli, alla presenza anche di altre ragazze. Dopo aver rivelato che in un'occasione la sua permanenza nella residenza romana del Cavaliere si è protratta tutta la notte, la diretta interessata ha raccontato di aver illustrato al presidente del Consiglio la sua idea per la costruzione di un residence a Bari e di aver percepito del denaro per i due incontri citati.
Il suo nome sarebbe emerso nel corso di un'inchiesta sulla sanità pugliese (per i dettagli si veda l'articolo qui sotto), condotta dalla procura di Bari e da cui sarebbe derivato un altro filone riguardante Berlusconi. Che allo stato attuale non risulta essere indagato mentre lo sarebbe l'imprenditore Gianpaolo Tarantini.
L'ipotesi di reato sarebbe quella di induzione alla prostituzione. Da alcune intercettazioni, infatti, sarebbe venuto fuori un presunto giro di donne che, in cambio di soldi, avrebbero partecipato ai party organizzati sia a Palazzo Grazioli che a Villa Certosa. Come confermato da fonti della Procura alcune di loro sarebbero già state ascoltate dal Pm Giuseppe Scelsi e dalla Guardia di finanza.
Gli stessi fatti sono stati narrati al "Corriere" dalla D'Addario. Che ha precisato di aver deciso di parlare dopo che il suo nome, complici le polemiche sulle veline candidate a Strasburgo, sarebbe stato depennato dalla lista del Pdl per le europee e inserito tra le fila di "Puglia prima di tutto" in occasione delle amministrative per il comune di Bari del 6 e 7 giugno scorso. A cercarla, ha spiegato la donna, sarebbe stato a fine marzo Salvatore Greco, ex deputato e coordinatore regionale del movimento creato dal ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto.
Secondo Greco, però, gli avvenimenti si sarebbero svolti in maniera diversa: «L'ho conosciuta a marzo-aprile scorsi quando lei si è presentata nella mia segreteria a Bari dove è stata ricevuta senza alcuna anticamera insieme ad altre persone. In quella occasione – ha sottolineato – ha detto di essere un'imprenditrice anticomunista e di essere intenzionata a scendere in campo». Discesa in campo che lo stesso Greco ha autorizzato «per rispettare l'obbligo delle quote rosa, dopo un periodo di stand by».
Dalla sua viva voce è giunta qualche nota biografica in più sulla D'Addario: «Alla fine ho saputo che ha preso 7 voti di preferenza. Poco fa – ha aggiunto – una giornalista mi ha detto che ha 42 anni, è sposata, separata e ha un figlio». In realtà, da una pagina aperta a suo nome (ma che non è detto sia vera, ndr) su Facebook risulta che di anni ne avrebbe 32.

 

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