«Penso che una società esprima un senso della morale comune. I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli. Non credo, quindi, che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata».

È l'opinione di Barbara Berlusconi, intervistata da Vanity Fair, sul numero in edicola da domani. Barbara, che ha da poco compiuto 25 anni commenta anche le "attenzioni" del padre verso Noemi Letizia, dicendosi "stupita". «La mia storia - ha spiegato - è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza». E quanto al divorzio dei genitori, parla di un forte dolore e del desiderio di sostenerli entrambi. «Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell'unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perchè quello che non traspare all'esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi». È quando le si chiede se si tratta della fine di un grande amore, assicura che per Veronica Lario, senza dubbio, è così.

«Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo, in trent'anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». Una mamma molto presente e un padre che comunque difende dalle critiche del segretario del Pd. «Non credo che Franceschini ce l'avesse con noi, figli di Berlusconi. Non è un episodio che ritengo grave o insultante. Credo parlasse di identità culturali diverse. Certo, era un attacco personale e non solo politico a Silvio Berlusconi, perché gli negava la capacità di essere padre. Ci potevano essere margini di ambiguità, le parole di Franceschini erano facilmente travisabili. Per questo mi sono limitata a puntualizzare quello di cui sono fermamente convinta: l'educazione e i valori che mi sono stati trasmessi dalla famiglia, e anche da mio padre, sono quei valori che mi hanno permesso di crescere nel rispetto di me stessa e degli altri. Con il senso della famiglia, l'osservanza delle regole e di tutti quei principi che sicuramente Franceschini avrà cercato di trasmettere ai suoi figli».

Quanto al suo futuro la figlia del premier dice che potrebbe essere in Mondadori, mentre per il
presente non prevede lotte fra figli per il patrimonio. «A oggi non c'è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro».

 

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