Dialetto, bandiera e inno nazionale non si toccano e, soprattutto, non sono temi all'ordine del giorno dell'agenda di governo. È la replica che quasi all'unisono, anche da punti di vista politicamente diversi, gli esponenti del Pdl e del Pd rispediscono al mittente: la Lega Nord. Ma il leader della Lega Nord e ministro per le Riforme precisa e rilancia, intervistato da Sky TG24. «Per non parlare dei salari, delle gabbie salariali e della necessità di aumentare i salari - spiega Bossi - si sono inventati che la Lega è contro l'inno italiano. Invece noi siamo per aumentare i salari e chiediamo i salari su base territoriale legandoli al costo della vita». Per poi aggiungere «I giornali d'estate non vendono per questo fanno qualche forzatura. Ho detto che ero commosso per il fatto che i padani conoscessero benissimo l'inno della Padania Va pensiero. Da lì uno può fare della dietrologia: se cantano Va pensiero sono contro 'Fratelli d'Italia' ma non è così». Il ministro dell'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, sostiene che «non sarebbe agosto se la Lega non ci desse qualche opinione forte». E suggerisce: «Non facciamone un dramma» perché importante «è il programma». Per il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, «le attività di propaganda della Lega vengono sopravvalutate». A sottolineare che i temi lanciati dalla Lega non sono nell'agenda di governo e della maggioranza è lo stesso presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto. «Il dialetto, la bandiera e l'inno d'Italia - spiega - non possono essere messi all'ordine del giorno». Nella maggioranza, c'è anche chi, come il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, fornisce una sua chiave di lettura. «La Lega Nord - dice - intravede i confini della sua espansione politica e questa circostanza crea nervosismo». Ma la 'bocciatura' alle proposte del Carroccio viene anche dall'opposizione. «Lega e Bossi sono e resteranno gli azionisti di maggioranza del Governo Berlusconi» dice Giorgio Merlo, Partito democratico, vicepresidente Commissione Vigilanza Rai, per cui «compito del Pd oggi e di tutta l'opposizione, non è quello di inseguire banalmente la Lega, dove saremmo sempre perdenti, ma di costruire un'alternativa politica e culturale ad una destra populista e demagogica». Per il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, «pur di avere scampoli di visibilità estiva e nel tentativo di far dimenticare la sua imbarazzante e imbarazzata presenza nel governo Berlusconi che sta distruggendo tensione etica, occupazione e sviluppo la Lega distrae gli italiani organizzando il Festival di Ponte di legno ».

 

Shopping24