Sul tema dell'Afghanistan si è «registrata un'ampia convergenza di vedute sulla necessità di un nuovo approccio operativo sul terreno, sull'esigenza di aumentare l'impegno nel settore civile e nell'addestramento delle forze di sicurezza e di polizia afgane e, infine, sull'aspettativa che il nuovo governo afgano sia all'altezza delle importanti sfide che attendono il Paese». È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi in cui si riferisce dell'incontro fra il premier Silvio Berlusconi e il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen.


«Nel corso della cordiale conversazione sono stati passati in rassegna i temi prioritari dell'agenda dell'Alleanza Atlantica e, segnatamente, la missione Isaf in Afghanistan, le relazioni Nato-Russia e il dibattito sul nuovo concetto strategico dell'Alleanza», prosegue la nota.
«Il segretario generale - si legge ancora - ha ringraziato il presidente del Consiglio per l'ampio impegno profuso dall'Italia nei diversi teatri operativi in cui è impegnata la Nato. Il presidente Berlusconi, che era reduce da una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha riconfermato il forte sostegno dell'Italia alla Nato».

 

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