Appresa la notizia del grave atto intimidatorio compiuto agli uffici della procura generale di Reggio Calabria, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso ai capi degli uffici requirenti della città la sua solidarietà e la vicinanza del Paese a tutti i magistrati reggini, assicurando il pieno sostegno delle istituzioni.

È fuori discussione l'origine mafiosa dell'attentato compiuto alle ore 5 di domenica mattina contro la procura generale di Reggio Calabria. È questa, secondo quanto si è appreso, l'interpretazione univoca dell'episodio fatta nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato d'urgenza dal prefetto Francesco Musolino. All'incontro hanno partecipato il procuratore generale Salvatore Di Landro, l'avvocato generale dello Stato Francesco Scuderi, il procuratore aggiunto della Repubblica, Michele Prestipino, e i vertici provinciali delle forze dell'ordine. Nel corso della riunione, durata circa due ore, avrebbe trovato conferma anche l'ipotesi che il movente sia da ricercare nell'opera di contrasto alla 'ndrangheta condotta dalla Procura generale sotto il profilo del sequestro e della confisca di beni ai mafiosi e nella delicatezza di alcuni procedimenti che sono pendenti davanti ai giudici di secondo grado e che riguardano le cosche più importanti della città e della provincia. Secondo quanto si è appreso, nel corso della riunione del Comitato sarebbero stati disposti nuovi e più stringenti controlli per la sicurezza.

«Condanno senza riserve un atto ignobile e criminale». Lo afferma il presidente del Senato Renato Schifani riferendosi all'attentato di procura generale della Repubblica di Reggio Calabria.«La violenza del gesto testimonia l'efficacia dell'azione di contrasto alla piaga della criminalità organizzata condotto con determinazione dalla magistratura reggina. Le istituzioni democratiche sono e saranno sempre al fianco di chi quotidianamente lotta contro il sistema mafioso e - conclude il presidente del Senato - non abbasseranno mai la guardia, tanto meno di fronte a qualsiasi atto intimidatorio». Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha espresso il «proprio sostegno e la propria piena solidarietà ai magistrati e a tutti gli operatori della giustizia del Tribunale di Reggio Calabria, per il vile attentato di questa notte».

 

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