«I miei avvocati insistono a dire che mi troverei di fronte a dei plotoni di esecuzione. Non so se andrò, stiamo discutendo». Così il presidente del Consiglio Berlusconi ha risposto ai giornalisti sui processi che lo riguardano.
Dopo il pranzo avuto con il cardinale Camillo Ruini - ex presidente della Cei - Berlusconi è tornato a commentare l'approvazione del processo breve al Senato e le critiche dell'opposizione al provvedimento: «Sono tutti intellettualmente disonesti, non sono problemi di Berlusconi ma aggressioni al presidente del Consiglio». «Il processo breve - dice il premier - è un processo lungo, prevede tempi ancora troppo lunghi». Berlusconi respinge anche l'ipotesi di incostituzionalità del provvedimento: «Non lo so e non credo. È l'Europa che ce lo chiede. E c'è la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli». Il presidente del Consiglio ha anche ricordato l'ex leader socialista Bettino Craxi: «Era un mio amico, tutti hanno detto quello che lui ha portato alla politica italiana. Credo sia da annoverare tra i protagonisti della storia repubblicana», mentre, sul fronte delle alleanze politiche per le regionali, ribadisce la sua contrarietà alla politica di accordi con entrambe gli schieramenti condotta dall'Udc, pur affermando di voler lasciare al Pdl la decisione definitiva sull'alleanza con il partito di Casini.

 

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