La leggenda diventa realtà, e ne viene superata: quest'anno i «Giorni della merla», il periodo per tradizione più freddo dell'anno - quello che cominciato sabato - non finirà dopodomani, ma durerà «almeno due settimane». A prevederlo è Giampiero Maracchi, direttore dell'istituto di Biometeorologia del Cnr, secondo cui per una quindicina di giorni saremo costretti a convivere «con temperature rigide, al di sotto delle medie stagionali: la prossima settimana ci saranno 4-5 giorni di bel tempo, poi dopo una nuova perturbazione nel weekend il tempo si rimetterà al bello, ma farà sempre piuttosto freddo».

Tutto sembra nascere da «una anomalia nella nuvolosità registrata tra ottobre e novembre in tutto l'emisfero nord, paradossalmente per effetto del riscaldamento globale: ne consegue un'altrettanto anomala circolazione di aria fredda che interessa tutto l'emisfero, non solo l'Europa ma anche il nord America e l'Asia. Naturalmente - spiega Maracchi - quella dei 'Giorni della merlà è una storia (raccontata in una novella del Sacchetti e ripresa anche da Dante nel Purgatorio, ndr), che non ha alcun riscontro scientifico o statistico, ma quest'anno casualità vuole che si avveri».

 

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