«Accetto la designazione con spirito di servizio e per l'affetto verso la città in cui vivo da anni perché credo che, in questo momento molto difficile e delicato, tutti debbano cercare di impegnarsi in prima persona per ridare anima e slancio a una città che sta ripiegando sempre più su stessa». Così Giancarlo Mazzuca, deputato Pdl e già candidato del centro destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, spiega i motivi per cui ha accettato la candidatura alla carica di sindaco di Bologna.

«Ho deciso di accettare la richiesta, improvvisa e pressante, dei tre coordinatori nazionali del Pdl, d'intesa con i coordinatori regionali Filippo Berselli e Giampaolo Bettamio, di candidarmi a sindaco di Bologna per cercare di dare una risposta immediata e sollecita alla situazione di stallo in cui vive la città dopo le dimissioni di Flavio Delbono», sottolinea in una dichiarazione. Si tratterà di «un impegno molto gravoso che richiederà la collaborazione fattiva di tutti coloro che crederanno nel mio progetto. Da settimane - ricorda - ero già impegnato nella campagna elettorale per le regionali come candidato presidente e, a malincuore, rinuncio ora a questa sfida che consideravo e considero particolarmente stimolante: lo faccio per l'amore di Bologna».

Mazzuca ringrazia «i vertici del Pdl per l'ulteriore attestato di fiducia che mi hanno dimostrato» e anche «tutti coloro che mi stavano aiutando nella mia corsa alle Regionali, a cominciare dagli amici della Lega, che hanno dimostrato di credere moltissimo nella mia candidatura, e di coloro, bolognesi e romagnoli in primis, che mi hanno già dato prova di simpatia e di affetto. Spero di aver fatto la cosa giusta».

 

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