Per ora ci sono una nuova aerostazione passeggeri e un nuovo eliporto aperto 24 ore al giorno per sviluppare il trasporto passeggeri in elicottero. Ma, in un futuro non ravvicinato, il vecchio aeroporto dell'Urbe, sulla via Salaria a una decina di chilometri dal centro di Roma, potrebbe essere trasformato da mini-aeroporto a city airport aperto al traffico privato e d'affari con aerei come Falcon 900 e Falcon 2000, solitamente utilizzati come voli di Stato e con un raggio d'azione che copre dal Nord Europa al Nord Africa. Questo è il progetto - qualcuno dice il sogno - dell'Enac, l'ente pubblico di controllo sull'aviazione che è proprietario dello scalo e ha inaugurato il nuovo terminal passeggeri per l'aviazione generale, costato circa 800mila euro, progetatto dalla società One Works, nell'ambito di un piano di riqualificazione dell'Urbe già costato 4,1 milioni di euro, compresa la riqualificazione della pista esistente e l'eliporto.
L'obiettivo del city airport è appoggiato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, intervenuti all'inaugurazione. C'è anche un forte interesse di aziende private, in particolare i costruttori interessati allo sviluppo immobiliare come ha dichiarato Eugenio Batelli, presidente dell'Acer di Roma, l'immobiliarista Francesco Bellavista Caltagirone, azionista dell'Acqua Marcia, che vuole sviluppare servizi di assistenza a terra (handling) e fiuta affari immobiliari, il gruppo Maire Tecnimont che ha installato all'Urbe una società controllata (Esperia aviation services) per il trasporto in elicottero, con un accordo con AgustaWestland per la manutenzione dei velivoli.
Ma il progetto è controverso. La trasformazione in city airport richiede la costruzione di una nuova pista da circa 1.400 metri, larga 23, con una rotazione rispetto all'attuale che è limitata a 900 metri. Un intervento da 12 milioni di euro che non verrebbe fatto a spese dell'Enac. "E' un investimento che si potrà fare se ci saranno manifestazioni d'interesse di privati, ai quali l'Enac potrà cedere la concessione a gestire lo scalo", spiega Vito Riggio, presidente dell'ente dell'aviazione. Lo sviluppo di un traffico aereo su quello che oggi è un piccolo scalo per attività di Aeroclub, per gli ultraleggeri e per gli elicotteri, pone però problemi di sicurezza. Guido Pugliesi, amministratore delegato dell'Enav, la società dei controllori di volo, frena sul progetto dell'Enac e indica soprattutto nell'elicottero il principale mezzo per lo sviluppo dello scalo. "Gli sviluppi dell'aeroporto non possono prescindere dalla complessità dello spazio aereo romano, dove ogni ipotesi di ampliamento dovrà necessariamente mantenere inalterati i livelli di sicurezza e di capacità dell'intero sistema, che comprende gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, ma anche Pratica di Mare", osserva Pugliesi. "Oltre alla complessità della circolazione aerea, qui all'Urbe c'è il problema della particolare localizzazione che rende oggi impossibile la progettazione di idonee procedure di volo strumentale per gli aeroplani. Poiché, quindi, al momento l'unica possibilità è quella di atterrare a vista, anche noi - come Enav - individuiamo, in aggiunta all'aviazione leggera (e cioè gli aerei da diporto e da turismo) soprattutto nell'elicottero il principale mezzo per un immediato sviluppo di questo aeroporto".
Per ora quindi l'Urbe, scalo nel quale è atterrato anche il presidente degli Stati Uniti Obama durante il G8 dell'Aquila, proveniente in elicottero da Pratica di Mare e diretto in Abruzzo, è uno scalo da sfruttare principalmente in elicottero. Lo conferma l'intervento all'inaugurazione del terminal passeggeri di Giuseppe Orsi, amministratore delegato di AgustaWestland e partner di Esperia per lo sviluppo del trasporto passeggeri. La società del gruppo Maire, con una flotta di due elicotteri Agusta, per ora è impegnata soprattutto nel trasporto vip verso qualunque destinazione, in particolare Costa Smeralda, Monaco, Saint Tropez d'estate, Sankt Moritz o località sciistiche di lusso in inverno. In futuro potrebbero essere sviluppati anche collegamenti con l'aeroporto di Fiumicino e sulla Roma-Milano, la rotta sulla quale tutti vorrebbero volare.

 

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