giustizia.
La donna, nelle sue dichiarazioni, aveva fatto riferimento alle cosche di Petilia Policastro riferendo una serie di informazioni che sono al vaglio della Dda di Catanzaro.
Lea Garofalo, malgrado la sua collaborazione, non era stata ammessa al programma di protezione. A Milano, dove è scomparsa, la donna si trovava insieme alla figlia e a Carlo Cosco, che era il suo convivente.
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