È «Nic» il nome che spicca di più in questa intercettazione: il senatore quarantanovenne romano, eletto all'estero per il Pdl grazie a una finta residenza a Bruxelles, ha infatti incassato soldi o quantomeno benefici economici con la maxi-frode Carosello. Mokbel parla di «quattromila» euro per «Nic» Di Girolamo. Ma questo – ancora da verificare – sarebbe il meno. Ci sono infatti tutti i bonifici arrivati alle società intestate, anche indirettamente, a Toseroni e a Di Girolamo. La società Antiche Officine Campidoglio riceve per esempio un milione e 147mila euro nel 2007, con cui acquista una Bmw «X5», una Jaguar, una Ferrari, una Audi «A8 V8» e due Yacht. Chi le usa? Il senatore Di Girolamo. Altre auto di lusso sono invece andate ad altri complici. Metropolitan Properties Llc, sempre di Toseroni e Di Girolamo, incassa invece poco più di un milione nell'agosto 2007. Serviti a cosa? Forse per comprare immobili. Soldi entrati, ma anche usciti (per esempio dalla società Nyx): in fondo è difficile capire quanti siano restati effettivamente al senatore. Certo è – almeno secondo l'ordinanza del Gip – che lo yacht e la Jaguar le usava lui.
I fiumi di denaro
Prima di arrivare alle "stecche" bisogna fare un lunghissimo giro per il mondo. La rete di società e di conti correnti che serve per smistare i denari provenienti dalla cosiddetta frode Carosello è infatti immensa. Più di cinquanta società – dislocate dall'Isola di Man a Hong Kong, da Zurigo a Panama, da Londra a Dubai – sono state create solamente per dirottare i proventi della maxi-frode fiscale. In molti casi non fanno altro: sono solo dei "semafori" che indirizzano il traffico di denaro. Praticamente non esiste angolo del mondo dove questa organizzazione non abbia un puntello: una società, un prestanome, un interesse. Un amico. Un referente.
Il meccanismo della truffa è diviso in due parti, come il primo e il secondo tempo di un film. Nel primo tempo una rete di società, con un giro di fatture false da 2 miliardi di euro, realizza la frode Carosello e sottrae allo Stato 365 milioni di euro di Iva non pagata. Questa prima parte della frode, insomma, serve per creare il bottino. Poi i soldi finiscono a Panama, alle società Broker management e Karelia Business Group. E qui – hanno ricostruito gli inquirenti – inizia il secondo tempo: lo smistamento. I soldi in parte tornano nella girandola della frode Carosello e in parte vanno a pagare i vari personaggi della truffa. Le società Broker Management e Karelia – scrive il Gip – «sono state la stazione di partenza di oltre 190 milioni di euro costituenti le cosiddette stecche». Cioè i «compensi per i sodali dell'organizzazione». Quasi 200 milioni di euro sono insomma finiti a varie persone fisiche, a società (l'ordinanza cita anche Fastweb e Telecom Italia Sparkle). E sono serviti per comprare diamanti, beni di lusso, immobili.
Le "stecche"
Arriviamo dunque ai pagamenti finali. Cioè ai soldi che, in ultima istanza, tornavano in Italia. Oltre a Di Girolamo, i denari arrivano a decine di persone fisiche e società. Uno snodo fondamentale è Carlo Focarelli, definito dagli inquirenti un "dominus" e una figura chiave nel «ruolo di riciclatore». Molti soldi passano da lui. E tanti transitano da due società, Cfz srl e Globalstream, usate come «tramite» per le somme provenienti dalle operazioni illecite. Ci sono bonifici a favore di conti personali di Bruno Zito (che però ieri ha detto di non avere incassato soldi) e Giuseppe Crudele, allora manager di Fastweb. Ci sono bonifici verso lo stesso Focarelli. E ci sono molti altri pagamenti. Una babele da cui gli stessi investigatori faticano a districarsi e su cui gli interrogatori potranno fare luce. Un altro snodo fondamentale sono anche Fastweb e Telecom Italia Sparkle, società – scrive il Gip – che hanno tratto «il maggior vantaggio», potendo anche vantare un credito verso l'Erario di 336 milioni. E ovviamente molti soldi sono finiti al numero uno dell'organizzazione, Gennaro Mokbel, e a sua moglie Giorgia Ricci: soldi anche usati per acquistare immobili. Una girandola infinita, costata anni di investigazioni per dipanarla. Ecco cosa si può fare con una frode dal nome innocuo: Carosello.
Frode Carosello / Da Panama a Dubai il giro del denaro e delle società
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