Stanno cercando di distruggere la nostra credibilità". Così il capo della Protezione civile Guido Bertolaso è tornato a parlare, oggi, delle polemiche seguite all'apertura dell'inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti e sulle grandi opere. Bertolaso ha parlato da San Fratello, il paese del messinese dove 1.500 persone sono rimaste fuori casa, per una frana causata dal maltempo dei giorni scorsi. Il sottosegretario ha aggiunto: "Sono andato in giro per tutta l'Italia per otto anni e mezzo e ho preso impegni con migliaia di sindaci e decine di presidenti di regione: non c'è stata una volta che sono venuto meno agli impegni e alle promesse fatte".

"Noi siamo garantisti verso Bertolaso, ma non lo siamo con i troppi ladri che circolano nella politica, che la inquinano e fanno perdere credibilità alle istituzioni e ai partiti", ha replicato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.

Bertolaso ha effettuato oggi un sopralluogo in Sicilia e in Calabria, nelle zone colpite dalle alluvioni. Sempre a San Fratello, il sottosegretario ha assicurato che "lo Stato è presente e non se ne andrà fino a quando l'emergenza non sarà finita. Il problema - ha aggiunto - è che per evitare queste emergenze bisogna investire sulla prevenzione".

A Lamezia Terme il sottosegretario ha incontrato i prefetti calabresi, il presidente della giunta regionale Agazio Loiero e i sindaci dei comuni interessati, per fare il punto sui danni provocati dal maltempo. Per far fronte all'emergenza idrogeologica in Calabria, sono stati sbloccati 15 milioni di euro relativi al 2009 e altri 15 milioni per i danni degli ultimi giorni. "Ci saranno quindi 30 milioni di euro – ha detto Bertolaso – per sostenere i primi interventi urgenti. Inoltre, sarà costituito un team di esperti, geologi e tecnici dell'università della Calabria, che collaboreranno alle verifiche.

Secondo il presidente dell'ordine regionale dei geologi Arcangelo Francesco Violo, "in Calabria il 100% dei Comuni è a rischio idrogeologico". Intanto, le frane continuano: a Zumpano, in provincia di Cosenza, uno smottamento ha messo in pericolo la stabilità di una decina di abitazioni, sgomberate per precauzione. A Catanzaro, nella frazione Janò, per una frana che si è verificata nei giorni scorsi, ma tuttora attiva, sono state sgomberate altre 26 famiglie, in aggiunta alle 40 per cui era già stato adottato lo stesso provvedimento. A Janò, le persone costrette a lasciare le loro case sono più di duecento. Ed è confermato, intanto, che per il momento non potranno rientrare a casa i 2.300 abitanti di Maierato, sgomberati dalle loro case dopo la frana di lunedì scorso. È quanto emerso dalla riunione fra il prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, il sindaco del comune del vibonese, Sergio Rizzo e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. La situazione idrogeologica è infatti peggiorata dopo un nuovo smottamento, la notte scorsa.

 

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