Nella notte è stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto per il biennio 2008-2009 dei 130mila medici e veterinari del Servizio sanitario nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre. L'aumento medio sarà di 179,32 euro mensili, pari a un incremento del 3,2 per cento. «Sono state introdotte novità rilevanti - ha commentato il Commissario dell'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni)Antonio Naddeo - per ciò che concerne il rapporto di lavoro ed è stata data la giusta attenzione agli strumenti di prevenzione del rischio clinico. Mi dispiace che due organizzazioni sindacali (Cgil medici e Uil medici, n.d.r) non abbiano firmato l'accordo, pur se fino all'ultimo hanno contribuito alla discussione per la conclusione delle trattative».

Previste ulteriori risorse finanziarie, pari a un incremento dello 0,8%, che le Regioni - se in condizioni di virtuosità finanziaria - potranno destinare alla produttività e risultato. Nell'ambito dell'incremento del 3,2% è stata prevista la rivalutazione delle indennità di esclusività, pari a 26 euro mensili. In base alle nuove norme della Riforma Brunetta, nella parte normativa sono state introdotte le sanzioni disciplinari e la previsione del reintegro, fino a oggi non previsto.

«Abbiamo ottenuto il massimo - ha detto al Sole 24ore.com il presidente nazionale Cimo (Coordinamento italiano dei medici ospedalieri), Riccardo Cassi - in questo contesto normativo ed economico difficile. Molto positivo il diritto di reintegro nel posto e nell'incarico dopo un licenziamento illegittimo, l'incremento dell'indennità di esclusività, con la soppressione della norma che la escludeva dagli aumenti contrattuali e la regolamentazione garantista per la categoria delle sanzioni introdotte dalla riforma Brunetta».

«È un buon contratto - ha detto al Sole24ore.com, Carlo Lusenti, segretario nazionale Anaoo-Assomed (Associazione medici ospedalieri dirigenti) - siglato in tempi difficilissimi. Problematico, infatti, fare contratti nel 2010 per il pubblico impiego sotto attacco da mesi. Positivi l'incremento dell'indennità di esclusività, gli aumenti salariali non insignificanti, ma anche la modulazione delle sanzioni disciplinari previste dalla Riforma Brunetta. Sono soprattutto stati respinti i tentativi peggiorativi delle norme sostenuti da Regioni e Aran».

Fp Cgil Medici e Uil Fpl Medici non hanno firmato perché ritengono compromesso il valore della esclusività. «La motivazione è essenzialmente politica - ha spiegato Armando Masucci, coordinatore nazionale della Uil Fpl Federazione medici - la Uil come la Cgil, furono i sindacati che vollero fortemente l'esclusività , con relativa indennità, legandola alla carriera in azienda e all'esercizio della intramoenia». Per il segretario nazionale Fp Cgil Medici, Massimo Cozza, «è stato compromesso il valore politico dell'indennità di esclusività del rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale con il suo inserimento nel monte salari, determinando il suo annegamento nel mare contrattuale e senza alcun impegno per una sua autonoma rivalutazione economica».

Il contratto dei medici
L'accordo integrativo

 

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