ROMA - Cresce la percezione di sicurezza degli italiani. Sebbene di un soffio. Dalla rilevazione che l'Ipsos ha effettuato per Il Sole 24 Ore, il 47% degli intervistati dichiara di sentirsi «molto sicuro» nella zona in cui vive. Due punti in più rispetto al novembre scorso. A questi bisogna aggiungere quel 30% (contro il 31% di due mesi fa) del campione che si ritiene «abbastanza sicuro». Al tempo stesso si assottiglia anche il plotone di coloro che hanno una percezione di sicurezza praticamente nulla: dal 9% passano al sette per cento.
Abbandonando la criminalità e passando al piano più generale della qualità della vita, il giudizio complessivo degli italiani è incoraggiante. Interrogato su come si vive nel proprio comune di residenza, il 30% del campione dà un giudizio «molto positivo» e un altro 44% si limita a definirlo «positivo».
Di quel 74% di ottimisti citati poc'anzi è possibile delineare anche un profilo tipo: donna, con età compresa tra 31 e 60 anni, diplomata, studente o operaia. Laddove la fetta più ampia del 25% di pessimisti (il restante 1% è formato dagli indecisi, ndr) risultano essere gli uomini, compresi nella fascia d'età 46-60 anni e impegnati nell'attività di commerciante, artigiano o lavoratore autonomo.
Dal punto di vista territoriale è al centro-nord che il quadro sembra più roseo, con punte dell'87% nelle regioni "rosse". Mentre al Mezzogiorno e nelle isole il giudizio positivo sulla qualità della vita si ferma, rispettivamente al 64 e al 59 per cento. Soddisfatti sono soprattutto gli abitanti dei comuni con meno di 10mila abitanti (il 76% del campione a fronte del 71% registrato nei municipi con oltre 100mila abitanti). Specie quelli che hanno votato Pd (83%) o Lega (80%).
Chiamato al confronto con il recente passato, nel complesso, il 44% del campione si dice «soddisfatto» per le proprie condizioni di vita. Un altro 30% è invece preoccupato. Del 25% che rimane solo il 5% si dichiara «fiducioso» guardando all'avvenire.

 

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