Momenti concitati nelle ultime ore prima della partenza degli incentivi. Operativo dal 15 aprile, il provvedimento interessa molti settori del commercio, dalle rivendite di elettrodomestici, alle cucine, passando per le moto. I rischi di lasciare il cliente insoddisfatto sono tanti, specialmente se non si sa bene come muoversi.

«A tutto il 14 mattina non si è ancora vista una circolare del ministero che risponde alle perplessità da noi espresse nei giorni scorsi, specialmente in merito al complicato iter burocratico». Ad annunciarlo è Albino Sonato, presidente di Euronics Italia, che però si dice preoccupato: «Già prevedo che per i nostri venditori ci sarà da discutere con i clienti, per esempio per spiegare loro che per lavatrici e frigoriferi non sono previsti incentivi». Per ora, dice Sonato, «noi della grande distribuzione ci troviamo in grande difficoltà, perché non sappiamo ancora bene come muoverci. Non siamo convinti, peraltro, che il portale di Poste italiane risponderà bene alla massa di domande che ci aspettiamo, nonostante il fee dell'1% che ci viene richiesto e che per noi è gravoso». A preoccupare Sonato è soprattutto la tenuta nei momenti di picco del portale predisposto per verificare la fattibilità delle richieste di incentivo e per inoltrarle.

Perplessità sulla gestione di Poste Italiane arrivano anche dall'Aires, sigla aderente a Confcommercio che rappresenta i retailer di elettrodomestici. Con il call center chiuso la domenica, i negozi aperti anche nei giorni festivi avranno delle difficoltà a rispondere alle richieste dei clienti. Il problema si risolverà solo quando verrà messo on line l'apposito sito che servirà per la prenotazione delle risorse, che Poste promette sarà pronto a partire dal 17 maggio. Il rischio, fa notare l'Aires, è che si debba chiedere al consumatore di rimandare l'acquisto a una seconda visita al punto vendita.

«C'è scarsa informazione», denuncia invece Ikea, che delle cucine, anch'esse incentivate dal decreto, ha fatto una sua bandiera. «I nostri clienti – raccontano – già dai primi giorni di aprile hanno manifestato molto interesse e negli ultimi giorni sono aumentate in tutti i punti vendita italiani le visite preparatorie all'acquisto di una nuova cucina. Abbiamo invece riscontrato una minore propensione all'acquisto dei singoli elettrodomestici». Anche per la catena svedese, «il meccanismo risulta complesso: la gestione delle autorizzazioni è demandata per un mese a un call center che, ci auguriamo, possa far fronte alla prevedibile mole di richieste, evitando di creare disservizi per i clienti e le aziende coinvolte».

E ancora il rischio che i contributi si esauriscano troppo presto. Contro l'esiguità del plafond messo in campo dal Governo si è espressa anche la Confcommercio: «occorrerebbero – dicono – risorse più consistenti per rispondere con maggiore incisività a una domanda interna in affanno».

Confortati dagli incentivi messi in campo dal Governo, invece, i commercianti di motocicli. Claudio Borzi, presidente Ascamc (Associazione commercianti auto, moto e cicli), è convinto che il provvedimento aiuterà il settore a uscire dalla crisi. «Le vendite delle moto hanno bisogno di essere rilanciate e ogni incentivo è il benvenuto. Fino ad oggi i sistemi di erogazione dei contributi hanno sempre funzionato e i nostri venditori sono ben addestrati».

 

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