«I morti nella tragedia ferroviaria di Castelbello sono 9 e non 11. Non si può escludere però che altre salme siano ancora sepolte nella fanghiglia all'interno del treno». Lo ha detto il governatore Luis Dunrwalder.
Durnwalder ha spiegato che «c'è stato un errore nel conteggio delle vittime, dovuto alla concitazione del momento». Le salme non sono ancora state identificate. Il deragliamento del trenino Merano-Malles ha causato anche molti feriti gravi. La disgrazia è avvenuta in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. La linea è a binario unico. Coinvolto nell'incidente è il treno regionale R108 della società di trasporti Sad gestita dalla Provincia autonoma. Il convoglio era partito da Malles alle 8.20 e sarebbe dovuto giungere a Merano alle 9.43. La strada statale attigua alla linea ferroviaria è stata chiusa al traffico per consentire l'afflusso dei mezzi di soccorso.

Il più giovane delle vittime aveva 18 anni, i più vecchi 73. Tutte le vittime del disastro ferroviario della Val Venosta erano, secondo l'Ansa, originarie del posto, provenienti da un'area di una quindicina di chilometri al massimo dal posto della tragedia. Le forze dell'ordine, con l'autorizzazione del procuratore capo di Bolzano Guido Rispoli, hanno diffuso l'elenco ufficiale delle vittime: Michaela Kuenz Oberhofer (18 anni), Val Martello; Elisabeth Peer (22 anni) Silandro residente Malles; Julian Hartmann (25 anni) nato e residente a Merano; Francesco Rieger (67 anni) di Castelbello; Judith Tappeiner nata e residente Silandro (20 anni); Rosina Ofner (36 anni) nata a Silandro e residente a Tubre; Regina Tschoell nata e residente a Lasa (73 anni); Micaela Zosch (34 anni) nata a Malles e residente a Prato Stelvio; Franz Hohenegger (73 anni) nato a Malles e residente a Silandro.

A disposizione dei cittadini è stato istituito il numero verde 800751751 per avere informazioni.


FOTO / Le immagini dell'incidente

 

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