Un taglio del 5% agli stipendi dei parlamentari e dei ministri per dare il «buon esempio» in vista dei «sacrifici» che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà «a breve» per far fronte alla crisi internazionale.
È la proposta che il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli lancerà «in sede di Governo» e che ha reso nota nel corso di una conversazione telefonica con l'agenzia Ansa.
«La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi - sottolinea il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord - può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante».

Calderoli precisa poi in una nota che proporrà anche «un ampio pacchetto, per fare in modo che la dieta, finalmente, la si faccia fare anche a tutti gli 'alti papaveri' del pubblico, anche quelli del cosiddetto sottobosco, che fino ad oggi non mai stati toccati e sono stati considerati degli intoccabili».
Il ministro per la semplificazione ricorda: «a gennaio, con un decreto legge abbiamo tagliato pesantemente gli stipendi dei consiglieri regionali, un taglio già entrato in vigore in questa legislatura regionale appena iniziata, e che contestualmente abbiamo predisposto il taglio di 50mila poltrone negli enti locali». E sottolinea l'impegno preso con gli stessi enti locali «promettendo di fare un'analoga operazione di taglio anche a livello dello Stato e dei suoi organi».

 

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