Giorgio Napolitano chiede di «recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perchè ne abbiamo bisogno. Ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune anche per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e già mettono alla prova il nostro Paese. Ci è necessaria per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia».

Tutte le iniziative comprese nel «sobrio» programma per celebrare il 150esimo dell'Unità d'Italia «non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi» ha detto il capo dello Stato. Questo impegno, ha aggiunto, «si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione».

«Non è retorica» fare appello all'orgoglio nazionale. Così il presidente della Repubblica nel discorso sulla portaerei Garibaldi, a Genova, in occasione della cerimonia ufficiale che dà il via alle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia, che culmineranno nel marzo dell'anno prossimo. «Celebrando il 150esimo dell'Unità d'Italia - ha detto il capo dello Stato - guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quello che c'è da rinnovare nella società e nello Stato».


Oggi "più che mai" le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità di Italia devono essere condotte «con un forte spirito unitario». Il presidente ha anche richiamato le forze politiche a non usare l'argomento delle celebrazioni dell'Unità del Paese per fare polemica: «esse non possono essere rivolte in polemica con nessuna parte politica nè formare oggetto di polemica pregiudiziale da parte di nessuna parte politica. C'è spazio per tutti i punti di vista e per tutti i contributi. Solo così onoriamo i patrioti, gli eroi e i caduti dei Mille che salparono da Genova in questo giorno il 5 maggio di 150 anni orsono».

«Non è solo per ragioni di cronologia storica - ha detto Napolitano - che le celebrazioni per il 150esimo dell'Unità d'Italia partono dalla spiaggia e dallo scoglio di Quarto, a Genova» ha detto nel discorso. Il capo dello Stato ha preso la parola nell'hangar della portaerei Garibaldi, attraccata alla stazione marittima di Genova. Al suo fianco i presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, insieme ai vertici delle forze armate e delle istituzioni locali.

 

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