È bufera sul ministro delle finanze giapponese, che nella conferenza stampa finale del G7 economico di Roma sembrava ubriaco. Shoichi Nakagawa giura, invece, di aver sorseggiato quel giorno solo un po' di vino (senza neanche finire il bicchiere) e che il suo aspetto un po' incerto era un effetto collaterale delle medicine per il raffreddore. Durante la conferenza dei ministri finanziari a Roma, Nakagawa parlava in modo strascicato e gli occhi gli si chiudevano: in più fraintendeva una domanda rivolta al governatore della Banca del Giappone, credendola rivolta a sè. L'opposizione attacca: «È imbarazzante il messaggio inviato al mondo», ha detto il segretario del partito Democratico, Yukio Hatoyama. «Deve essere rispedito a casa immediatamente: danneggia l'interesse del Paese». Ma le dimissioni del ministro delle finanze, fedele alleato delle politiche finanziarie del premier Taro Aso, sarebbero un colpo ulteriore per la già compromessa economia giapponese e per lo stesso Governo, scosso da una ventata di impopolarità: Aso, che tenta di mantenere il potere nonostante percentuali di consenso bassissime, ottiene appena il 9,7% delle preferenze secondo un sondaggio realizzato nel fine settimana da Ntv, una delle principali emittenti televisive nipponiche.

 

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