ATENE - Linea dura ad Atene contro l'immigrazione clandestina sull'onda di quanto deciso dal Governo di Roma sul tema dei respingimenti. Il governo di Costas Karamanlis di centrodestra ha deciso di mobilitare la marina militare e l'esercito per fermare e respingere il flusso crescente di 100mila migranti clandestini che ogni anno approdano sulle coste del paese. Il Governo Karamanlis - che sta affrontando un pesante calo di popolarità a causa della crisi economica e un malessere sociale sempre più esteso per l'aumento di disoccupazione giovanile più alta in Europa - ha deciso di usare le navi come "centri di raccolta" temporanea dei migranti.

I clandestini saranno cioè detenuti su queste unità navali fino al completamento delle procedure e controlli per concedere loro asilo o respingerli nei paesi di origine. La crisi dei noli marittimi non fa certo mancare il numero di imbarcazioni disponibili a questo nuovo uso visto che nelle taverne di Atene si dice scherzando che il numero della navi alla fonda al porto del Pireo è così elevato al punto che si potrebbe raggiungere a piedi le vicine isole passando da una tolda all'altra delle imbarcazioni.

Non solo. Il Governo avrebbe deciso di rafforzare i controlli ai confini terrestri e di esaminare la possibilità di trasformare in reato (come in Italia) l'immigrazione clandestina. Un effetto domino per evitare che i clandestini dalla Libia si dirigano verso la Grecia via Cipro. Infine, sul piano politico-diplomatico, si prevede di intensificare le pressioni sull'Unione europea per una politica di coordinamento.

La riunione, presieduta dal viceminsitro agli interni Christos Markoyiannakis, riferisce la stampa locale, ha deciso la creazione di un organismo centrale per coordinare tutte le misure e azioni descritte per frenare il fenomeno migratorio.

Ogni anno entrano in Grecia, soprattutto attraverso le isole e attraverso il confine con la Turchia circa 100mila clandestini di cui 80mila, secondo le fonti ufficiali, vengono respinti e gli altri ospitati in decine di centri di raccolta temporanei nelle isole, a Patrasso, Volos e nella prefettura di Evros (ai confini con la Turchia). Questi ultimi poi tentano via Italia di arrivare in Europa centrale.

 

Shopping24