Il bagliore sarà visibile a più di cento chilometri di distanza quando una imponente colonna di fuoco, alta più di 800 metri, illuminerà a giorno il cielo di Dubai. In quel preciso istante il Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo e nuovo simbolo dell'emirato, comincerà ufficialmente la sua avventura. Sua altezza Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai, alle prese con la crisi finanziaria più disastrosa da quando impugna le redini dell'emirato, ha voluto far coincidere l'inaugurazione del grattacielo con il quarto anniversario della sua ascesa al trono. E così lunedì 4 gennaio Dubai inanellerà il suo nuovo record dopo quello dell'isola artificiale più grande del mondo, della città con il tasso di crescita più veloce, del mall più gigantesco che si sia mai visto e dei progetti più faraonici della storia contemporanea.

L'evento sarà ripreso in diretta tv e sarà visibile a una platea di due miliardi di telespettatori in tutto il mondo. Quattrocento i giornalisti accreditati, mille gli uomini della sicurezza coinvolti e seimila gli invitati ai festeggiamenti, con la solita presenza di autorità, vip e star del cinema e della musica. Tutto il meglio dello spettacolo pur di far dimenticare la massa di 100 miliardi di dollari debiti sui quali Dubai ha costruito la sua skyline.

Imbottito di fuochi articiali, accesi nel momento clou dell'inaugurazione, il Burj Dubai entrerà nel guinness dei primati. La società che lo ha costruito, la Emaar, il più grande developer del mondo controllato dall'emiro, ha chiuso nel più stretto segreto il dato sulla vera altezza del grattacielo. Il numero sarà svelato solo durante la cerimonia, ma ufficiosamente si parla di 818 metri di altezza, oltre 300 in più rispetto alla Taipei 101 Tower costruita a Taiwan.

Ma quella di lunedì non sarà soltanto una semplice cerimonia. Il grattacielo che sfida la legge di gravità è il simbolo al quale lo sceicco Al Maktoum si aggrappa per rilanciare l'emirato dopo il terremoto innescato alla fine di novembre dalla confessione shock dell'insolvenza di uno dei suoi gioielli migliori, la holding Dubai World. E dai primi segnali, il Burj Dubai sembra cominciare a diffondere un effetto taumaturgico. Tanto che domenica la Borsa di Dubai, nella prima seduta del nuovo anno, ha guadagnato il 2,2%. Un rialzo così consistente non lo vedeva dallo scorso 17 dicembre. Il titolo della Emaar è addirittura schizzato del 4,7%, il risultato migliore dalla fine di novembre. Emaar ha costruito il Burj Dubai, e il Burj Dubai ringrazia la sua creatrice facendola salire in Borsa.

Nell'emirato si spera che questa spirale positiva possa continuare anche nei prossimi giorni, invertendo l'umore negativo che da più di un mese avvolge l'emirato. I colloqui tra Dubai World e i suoi creditori continuano. Sono lunghi, faticosi ed estenuanti, ma alla fine un accordo verrà trovato per il bene di tutti. E ora Al Maktoum spera che la nuova attrazione di Dubai muti definitivamente questo clima. L'investimento per la costruzione dell'area dove sorge il Burj Dubai è colossale: 20 miliardi di dollari. Circa 4,1 miliardi sono stati impiegati solo per realizzare il grattacielo più alto del mondo, la cui costruzione ha richiesto cinque anni, tre mesi e quindici giorni, e l'impiego di 12mila operai al giorno: una massa di persone pari a quella di un paese utilizzato per una sola torre.

Il grattacielo delle meraviglie servirà anche da attrazione per attirare i turisti che non hanno mai smesso di arrivare a Dubai sempre a caccia di nuove emozioni. Certamente Al Maktoum vuole che lo spettacolo faccia parlare. Nonostante la marea di debiti e i 25 miliardi di dollari di aiuti ricevuti dai cugini-rivali di Abu Dhabi, l'emiro non ha badato a spese per la cerimonia inaugurale. E così, quando i diecimila fuochi artificiali si accenderanno lungo tutta l'altezza del Burj Dubai, avrà ottenuto ciò che più desidera: dimostrare al mondo che Dubai è più viva che mai.

 

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