«Il nostro governo deve tutelare la reputazione dell'Italia che impegna le proprie Forze armate in Afghanistan e in altre parti del mondo a tutela della pace e della libertà minacciate dal terrorismo - aggiunge ancora Gasparri - Chi dovesse vigilare poco, e siamo generosi a limitarci a questo, crea un gravissimo danno. Ci riferiamo ad Emergency. L'Italia non può essere danneggiata da queste situazioni. La nostra linea è chiara. Quella di altri no».
Di tutt'altro tenore le parole di Piero Fassino, che sintetizza la posizione del Partito democratico: «Di fronte ad accuse tanto gravi da suscitare incredulità, è indispensabile il più rapido accertamento di quel che è effettivamente accaduto e di chi ne abbia davvero responsabilità, senza gettare ombre sulla preziosa opera sanitaria e umanitaria di Emergency, dei suoi medici e dei suoi operatori». Per questi motivi, «è altrettanto indispensabile - continua ancora Fassino - che le autorità afghane e l'Isaf forniscano informazioni precise sui medici arrestati, assicurando loro la possibilità di conferire con le autorità diplomatiche italiane».
Per l'Italia dei valori, Leoluca Orlando,chiede che «il governo non resti inattivo e si adoperi immediatamente per consentire l'accertamento dei fatti che sono stati imputati ai medici di Emergency: è doveroso che venga fatta luce su questa vicenda per dimostrarne la eventuale infondatezza o per procedere all'individuazione di singole eventuali responsabilità».
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