Costerà caro alle compagnie aeree il divieto di volo imposto dalla nube sprigionata dal vulcano islandese: secondo le prime stime dell'Associazione europea compagnie aeree (Aea), che associa 36 tra i principali vettori europei, le perdite potrebbero ammontare ad oltre 100 milioni di euro al giorno.

«Non è facile dare cifre precise sulle perdite, ma possiamo ricavare i primi dati considerando quale sarebbe stato il giro d'affari previsto - ha detto David Henderson, portavoce dell'Aea - In un giorno normale di aprile il fatturato dei nostri associati sarebbe stato di circa 200 milioni di euro al giorno. Ieri, sono stati cancellati il 17,5% dei voli, ma oggi la cancellazione riguarda il 60% dei voli interno all'Europa. I danni quindi sono consistenti».

A pesare sulla bolletta finale delle compagnie aeree sono anche i costi affrontati per garantire l'assistenza ai passeggeri bloccati negli aeroporti, in particolare per gli hotel. L'Aea non ha previsioni su quanto potrà durare la situazione di emergenza: «Domani pomeriggio la nube dovrebbe arrivare sul nord Italia e sulla Svizzera. Bisogna però vedere quale concentrazione manterrà», ha detto Henderson.

 

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