Sono almeno venticinque i minatori morti nell'esplosione di una miniera di carbone in West Virginia, negli Stati Uniti. L'incidente è accaduto intorno alle 16:30 ora locale (nella notte italiana) in una miniera proprietà della Massey Energy e situata a Montcoal, a una cinquantina di chilometri a sud dalla capitale dello Stato, Charleston. Quando si è prodotta la deflagrazione, i minatori stavano lasciando il luogo di lavoro a bordo di un veicolo. La Massey, il cui quartier generale è a Richmond, in Virginia è il più importante produttore di carbone negli Appalachi Centrali, con attività in West Virginia, Kentucky e Virginia: ha prodotto 1,2 milioni di tonnellate di carbone nel 2009 e ha una forza lavoro di circa duecento dipendenti, secondo i dati diffusi dall'amministrazione delle miniere. Si tratta dell'esplosione più grave degli ultimi ventisei anni nel settore.

Il presidente americano Barack Obama ha telefonato in serata al governatore della Virginia occidentale, Joe Manchin, per esprimere le sue condoglianze e offrire il suo aiuto. Secondo l'ufficio responsabile della sicurezza delle miniere presso il ministero del Lavoro degli Stati Uniti, gli incidenti nelle miniere di carbone hanno provocato, nel paese, diciotto morti nel 2009, trenta nel 2008, trentaquattro nel 2007 e quarantasette nel 2006. Quest'anno dodici minatori sono morti a Tallmansville, una piccola città mineraria dello stesso Stato della Virginia occidentale. La tragedia di Tallmansville, oltre che per il pesante tributo di vittime, è rimasta nella memoria per l'incredibile gaffe del governatore Joe Manchin. Aveva annunciato che tutti i minatori erano sani e salvi prima di dover fare marcia indietro alcune ore più tardi e dire alle famiglie, che parlavano già di miracolo, che i loro parenti erano morti.

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