Per rafforzare l'identità europea bisogna «costruire un esercito europeo». Lo afferma il ministro degli Esteri Franco Frattini in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro, alla vigilia del tradizionale vertice annuale franco-italiano, in programma oggi a Parigi. «La creazione di un brigata alpina franco-italiana, che sarà annunciata a Parigi», spiega il titolare della Farnesina, «costituisce il primo passo. Speriamo che altri paesi possano aderire a questa idea. La Spagna, o perché no, la Germania? Non si tratta di imporre un esercito europeo, ma di dotarsi di mezzi per intervenire. Se l'Europa vuole diventare credibile nella lotta contro il terrorismo, nella stabilizzazione delle zone di crisi e nella sicurezza nucleare, - continua Frattini - deve "produrre" la propria sicurezza e non affidarsi solo a quella degli Stati Uniti».

Pur considerando la Francia «un partner vitale per la sua vicinanza geografica», e per la sua «tecnologia nucleare», Frattini sottolinea alla tv satellitare France24 la divergenza tra Roma e Parigi nei riguardi dei rapporti dell'Unione europea con la Turchia. L'Italia, infatti, non condivide la posizione del presidente francese Sarkozy di propone alla Turchia una forma di «partenariato privilegiato» in alternativa ad una vera e propria adesione all'Unione europea.
«Credo che dopo aver cominciato dei negoziati di adesione con la Turchia, non si può dirle il giorno dopo: è tutto finito, è tutto cambiato, dobbiamo fare il partenariato», ha spiegato il titolare della Farnesina. «La Francia farà le sue riflessioni - ha concluso il ministro italiano - ma credo che la strada giusta sia quella di mantenere le promesse».

 

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