La campagna elettorale per le politiche in Gran Bretagna entra nel vivo. E così ogni aspetto diventa oggetto di polemica. Il partito laburista è finito nella bufera per aver spedito 250mila volantini elettorali nei quali sostiene che, in caso di vittoria dei conservatori, il diritto ad essere visitati da un oncologo entro due settimane - e a ricevere trattamenti per combattere il cancro entro 18 - verrebbe abolito. Molti dei destinatari, ai quali l'opuscolo era indirizzato con nome e cognome, sono in effetti malati di tumore o si sono sottoposti a esami negli ultimi cinque anni. E hanno reagito con «rabbia» e «disgusto» alla campagna messa in campo dal partito di governo.

La cartolina, rivela oggi il Sunday Times, si apre con la domanda «I Tory rappresentano un cambiamento che ti puoi permettere?». Segue la testimonianza di una donna - Diane Dwelly - sopravvissuta al cancro al seno che incensa il sistema sanitario disegnato dal New Labour. Shirley Foreman, 58 anni, ha detto al quotidiano britannico di aver ricevuto il volantino due settimane dopo aver affrontato un intervento chirurgico. «Lo considero davvero di cattivo gusto - ha confessato - visto quello che ho dovuto passare».

Alcune fonti del partito laburista sentite hanno negato di aver avuto accesso a dati riservati. Detto questo, hanno però ammesso, in linea con le politiche degli altri partiti, di aver attinto a ricerche socio-demografiche disponibili sul mercato. L'ansia di raggiungere livelli sempre più personalizzati di campagna elettorale rischia però in questo frangente di ritorcersi contro i laburisti. Che, in linea generale, vogliono far passare il seguente messaggio: ridurre il debito pubblico del Paese senza sacrificare i servizi pubblici è possibile.

 

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