Padre Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia, ricordando che quest'anno la pasqua ebraica e quella cristiana coincidono ha citato - durante una cerimonia a San Pietro alla presenza di Benedetto XVI - una lettera di un suo amico ebreo che esprime solidarietà al Papa e afferma che gli attacchi mediatici alla Chiesa (il riferimento è agli ultimi articoli del New York Times) per gli scandali della pedofilia gli ricordano «gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo».

«Per una rara coincidenza, quest'anno la nostra Pasqua cade nelle stessa settimana della Pasqua ebraica che ne è l'antenata e la matrice dentro cui si è formata», ha ricordato padre Cantalamessa nell'omelia durante il rito della Passione del Signore.

«Questo - ha aggiunto il frate - ci spinge a rivolgere un pensiero ai fratelli ebrei. Essi sanno per esperienza cosa significa essere vittime della violenza collettiva e anche per questo sono pronti a riconoscerne i sintomi ricorrenti».«Ho ricevuto in questi giorni - ha proseguito - la lettera di un amico ebreo e, con il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice: 'Sto seguendo con disgusto l'attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L'uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo. Desidero pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono questi sentimenti di fratellanza».

 

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