Nel distretto di Sangin, il più "caldo" della provincia di Helmand e dell'intero Afghanistan, una compagnia di paracadutisti britannici è impegnata a snidare i talebani da un villaggio.
Gli insorti utilizzano un veicoli armato di lanciarazzi e mortaio per colpire le truppe di Sua Maestà muovendosi in mezzo alle case e facendosi scudo della popolazione. Il comando inglese di Camp Bastion ha inviato un velivolo teleguidato (UAV) per tenere sotto controllo i movimenti nemici mentre alcuni elicotteri da trasporto Chinook della Royal Air Force atterrano nei pressi delle postazioni dei paracadutisti scaricando tre veicoli speciali, uno adibito a centro di comando e gli altri dotati di razzi guidati. Si tratta del sistema Fire Shadow, appena entrato in servizio con il corpo di spedizione britannico in Afghanistan. L'Uav ha individuato nel villaggio il veicolo talebano e trasmette i dati sul bersaglio al veicolo comando del Fire Shadow che procede al lancio di un razzo. Una volta in quota l'ordigno vola come piccolo aereo teleguidato grazie a un motore a elica e alle ali applicate sulla parte superiore e compie ampi cerchi intorno al campo di battaglia mentre il suo sistema di guida acquisisce il bersaglio e ne segue gli spostamenti.

Nel veicolo comando le immagini provenienti dall'Uav mostrano chiaramente che i talebani muovono con accortezza il veicolo armato cercando di mantenersi vicini alla popolazione. Dopo un paio d'ore il veicolo talebano raggiunge però un edificio più isolato e quattro miliziani iniziano febbrilmente a caricare nuove munizioni. E' il momento giusto, il veicolo comando trasmette l'ordine di attacco al razzo che punta rapidamente sul mezzo nemico e lo distrugge senza provocare vittime tra i civili. Le immagino trasmesse dal velivolo teleguidato confermano il successo dell'azione mentre due plotoni di parà entrano nel villaggio.

La storia che abbiamo immaginato sarà una concreta realtà operativa per l'esercito di Sua Maestà quando, tra un paio d'anni, entrerà in servizio il sistema Fire Shadow, realizzato dalla società europea MBDA Missile Systems , secondo produttore mondiale di missili la cui proprietà azionaria e divisa tra Bae Systems (37,5 %), EADS (37,5%) e Finmeccanica (25%).
Sviluppato a partire dal 2008 su richiesta del British Army, il Fire Shadow è trasportabile ovunque a bordo di elicotteri cargo, è in grado di colpire obiettivi distanti fino a 100 chilometri e di restare in volo fino a dieci ore a quote comprese tra i 1.500 e i 3.000 metri consentendo agli operatori del sistema di attendere il momento più adatto per colpire il bersaglio. Un'arma interfacciabile con tutte le piattaforme utilizzate per la sorveglianza, ricognizione e intelligence, il cui valore risulta evidente in un teatro operativo come quello afghano dove gli insorti puntano proprio sui "danni collaterali" provocati dalle armi degli alleati per alimentare la loro propaganda. Il primo contratto da 500 milioni di dollari prevede un numero non precisato di armi il cui costo, dicono a MBDA è paragonabile a quello di un moderno razzo guidato campale. I tecnici sono al lavoro per migliorare ulteriormente le performance del Fire Shadow in vista di nuovi contratti con il Ministero della Difesa britannico con il quale MBDA ha stabilito una partnership a lungo termine che prevede un portafoglio di progetti per 4 miliardi di sterline in dieci anni per lo sviluppo e la fornitura di Complex Weapons.
Oltre all'esercito britannico le peculiarità del Fire Shadow sembrano interessare anche altri Paesi. Su questo tema Antonio Perfetti, Executive Group Director per il Sales & Business Development nonché Managing Director di MBDA Italia, si è limitato a dichiarare che "l'esperienza britannica può aprire nuovi mercati".

Il video del Fire Shadow

 

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