Le storie che in queste ultime 48 ore si raccolgono presso i noleggiatori e i tassisti di Malpensa sono tra le più incredibili e variegate da quando le ceneri del vulcano islandese hanno bloccato i cieli di mezza Europa. "Mi porta a Parigi? "Si sono sentiti chiedere sabato alcuni noleggiatori a Malpensa. Dopo il primo momento di incertezza, una breve contrattazione sull'itinerario (meglio passare dal Traforo svizzero del Gottardo dove si risparmiano i 100 euro del ticket per il tunnel del Monte Bianco ) in dieci ore siamo sugli Champs Elysee. Detto fatto: da venerdì sono alcune decine i racconti di questo tipo al punto che ormai non fa più notizia. Bisogna raccontare di qualcuno che ha chiesto di essere portato ancora più a nord. "Io sono andato a Bruxelles" conferma uno dei presenti con l'aria stravolta da oltre 14 ore di viaggio. Poi ci sono state le richiesta di comitive tedesche che chiedevano di andare verso il Brennero, destinazione Vienna, Monaco di Baviera o Francoforte seguendo le orme di Frau Merkel. Non solo. Anche il sud ha dato il suo contributo. Un noleggiatore di Brindisi ha portato un cliente facoltoso a Nizza (Francia) e poi passando da Malpensa chiedeva per non fare il viaggio di ritorno a vuoto se qualcuno voleva torrnare a Brindisi per imbarcarsi destinazione Patrasso (Grecia). Presto fatto: la voce è stata fatta passare e il cliente trovato, è il caso di dirlo, al volo. Per i tassisti e noleggiatori milanesi è stato un affare insperato che ha risollevato un periodo di vacche magre aggravato dalla crisi economica e dalla decisione di Alitalia di abbandonare Malpensa per Fiumicino. "Il blocco aereo è stata una boccata di ossigeno", ammette un tassista decano dello scalo milanese al punto che ieri abbiamo dovuto chiedere aiuto ai colleghi del Cantone Ticino visto che in tutto il Nord Italia non riuscivamo più a trovare un mini-bus disponibile per Conegliano Veneto. Alla fine l'abbiamo trovato a Lucerna. Pronti a ricambiare il favore al prossimo blocco dei cieli

 

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