MOSCA – Le dimensioni di questa tragedia sono racchiuse nelle parole di Lech Walesa. "E' morta l'elite del nostro paese, è una disgrazia simile a quella di Katyn". L'ex presidente polacco e leader di Solidarnosc ha commentato così il disastro aereo in cui sono rimasti uccisi il presidente Lech Kaczynski, la moglie Maria, diversi alti funzionari di stato e politici tra cui il capo di stato maggiore, il governatore della banca centrale, il candidato del partito conservatore di Kaczynski alle prossime presidenziali. Con loro, sull'aereo precipitato sulla foresta senza lasciare superstiti, una delegazione di parenti dei 22mila ufficiali sterminati dalla polizia segreta di Stalin proprio qui, 70 anni fa.
Mai, forse, la storia ha colpito così duramente un popolo per due volte, nello stesso luogo. Con un gesto che mirava a migliorare i rapporti tra Russia e Polonia, Vladimir Putin aveva invitato a Smolensk il primo ministro polacco, Donald Tusk. Non Kaczynski, più rigido e meno pragmatico del premier nel rapporto con Mosca e nell'esigerne le scuse per quanto avvenuto tra il 3 aprile e il 19 maggio 1940. Mercoledì scorso a Katyn – il memoriale a pochi chilometri da Smolensk – Putin e Tusk avevano commemorato le vittime per la prima volta insieme, il premier russo aveva invitato a non rovesciare la colpa del massacro sul popolo russo, anch'esso vittima delle feroci repressioni staliniane. Si era inchinato davanti alle tombe di quei militari, ma non aveva chiesto scusa.
Il presidente Kaczynski aveva così programmato un secondo viaggio separatamente, oggi, un tributo solo polacco. "Una grande perdita per il popolo al di là delle differenze che ci separavano", ha detto Walesa. Una beffa feroce: anche 70 anni fa, perché la Polonia non potesse più rimettersi in piedi, Stalin aveva ordinato di sparare in testa non solo agli ufficiali presi prigionieri dopo l'invasione a tradimento del settembre 1939, ma anche il meglio della classe dirigente e intellettuale polacca: insegnanti, artisti, scienziati. Questa mattina l'aereo di Kaczynski stava atterrando, nella nebbia, nel piccolo aereoporto ai margini della foresta di Katyn, dove sono le loro tombe.

 

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