La Bp plc (già British Petroleum) è una delle grandi compagnie del petrolio del mondo. Il gruppo è la prima azienda del Regno Unito, la numero 3 tra le compagnie del settore energia. Il suo quartier generale è nella zona di St. James a Westminster, Londra. È nata nel 1909, quando si chiamava Anglo-Persian oil company. Nel 1954 è diventata British Petroleum Company e dal 2000, con la fusione con Amoco ed Arco, semplicemente BP.

L'azienda, oltreché nel settore estrazione e produzione legata a petrolio e derivati, controlla la rete di stazioni di servizio con il marchio Bp, la Air Bp aviation fuels, la Castrol motor oil, le stazioni di servizi Arco, i supermarket ad essi connessi, le stazioni di servizio Aral, ed è attiva nella produzione di pannelli solari. Ha 92.000 dipendenti. Nel 2009 il fatturato di Bp è stato di 246,1 miliardi di dollari.

Per il gruppo inglese, coinvolto nel disastro dell'esplosione della piattaforma al largo del Golfo del Messico, non si tratta purtroppo dei primi problemi dall'altra parte dell'oceano Atlantico.

Nel marzo 2005, ci fu un'esplosione nella raffineria di Bp a Texas City dove morirono 15 persone e 180 furono ferite. Per la vicenda la società ha ricevuto una multa di 21,3 milioni di dollari a causa della violazione delle norme di sicurezza.

Sempre nel 2005 una grande piattaforma - nel Golfo del Messico oggi tragicamente colpito - fu oggetto di un problema con fuoriuscita di petrolio. Un evento che suona, alla luce dei fatti, come un triste presagio.

Un anno dopo, nel 2006, British Petroleum fu costretta a chiudere parte dei suoi campi di estrazione in Alaska, nella baia di Prudhoe. In quel caso le pipeline, cioè i tubi dove scorre l'oro nero, erano diventati inutilizzabili a causa della corrosione. Anche in quel caso ci fu fuoriuscita di greggio e British petroleum fu costretta a pagare 12 milioni di dolllari per violazione della legge federale: il Water Pollution Control Act.

Infine, nel 2007 si arriva alle dimissioni di John Browne, l'artefice della grande BP. Un'uscita di scena per avere mentito in tribunale sui suoi rapporti con un giovane studente canadese. Al termine di una relazione omosessuale durata dal 2002 al 2006, lo studente aveva deciso di vendere la sua storia a un tabloid inglese. Contattato dal giornale, Browne aveva annunciato le sue dimissioni, anticipandole dal 2008 al luglio 2007, e si era poi rivolto al tribunale per impedire la pubblicazione della storia. Nella sua testimonianza al giudice, Browne aveva tra l'altro dichiarato sotto giuramento di avere incontrato Chevalier mentre faceva jogging in un parco londinese, invece di rivelare che lo aveva conosciuto tramite un'agenzia di escort gay. Fu questa bugia a danneggiarlo.

Tuttavia quest'ultimo affaire appare veramente "minore" rispetto ai problemi che BP deve affrontare ora. L'esplosione della piattaforma, che potrebbe essere il più grande disastro ambientale nella storia degli Stati Uniti, è una brutta tegola proprio per quel successore di Browne, Tony Hayward, che faticosamente era riuscito a far risalire l'immagine di BP dai "bui" 2005-2007.

 

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