L'approdo dopo un iter in salita
La Banca del Mezzogiorno e le speciali obbligazioni bancarie, fiscalmente agevolate per canalizzare il risparmio degli italiani nel Sud, hanno avuto un iter legislativo burrascoso. Il doppio provvedimento è nato come disegno di legge, approvato in consiglio dei ministri. Si è poi trasformato in emendamento alla Finanziaria al Senato dove è stato respinto per inammissibilità. Reintrodotto nel maxiemendamento alla Camera, sarà approvato con la Finanziaria

I bond speciali
La banca del Mezzogiorno e l'emissione da parte di qualsiasi banca di obbligazioni con regime di favore fiscale (ritenuta del 5% anziché 12,50% per i sottoscrittori privati) hanno l'obiettivo di migliorare l'erogazione del credito e l'occupazione nel Sud

La struttura
La banca opererà nei primi cinque anni di attività come istituzione finanziaria di secondo livello, quindi come una sorta di mediocredito che impiega e raccoglie a medio-lungo termine e non fa raccolta a vista con depositi e conti correnti. I soci fondatori (privati, lo Stato avrà una quota di minoranza) verranno individuati da un comitato promotore. La banca che potrà avvalersi di speciali convenzioni con Poste e (per due anni) di bond garantiti dallo Stato

FOCUS
L'incentivo per il risparmiatore
L'anno prossimo il risparmio degli italiani impiegato dalle banche nel Sud potrà essere raccolto con speciali obbligazioni bancarie tassate con aliquota agevolata al 5%: ogni investitore privato potrà acquistare un massimo di 100mila euro e dovrà detenere il bond in portafoglio per un minimo di 12 mesi. Questi titoli avranno durata superiore a 18 mesi ma non è chiaro se e chi li emetterà e a quali rendimenti lordi

Finanziaria: l'elenco della mappa degli interventi

 

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