l Red Devils, un tempo ricchissimi, si trovano a gestire un debito di circa 700 milioni di sterline. Ieri la delusione dell'eliminazione dalla Fa Cup ad opera del Leeds


LONDRA - Il 2010 non è iniziato bene per il Manchester United: la leggendaria squadra di calcio inglese, un tempo ricchissima e pressochè invincibile, ieri ha perso uno a zero con il Leeds United, uscendo dalla prestigiosa FA Cup, mentre oggi si trova a gestire un debito di circa 700 milioni di sterline.

La squadra, secondo fonti attendibili ma non confermate ufficialmente, ha dato mandato a JP Morgan e Deutsche Bank di studiare la soluzione migliore per rinegoziare il debito. L'ipotesi più probabile è il ricorso a un bond ad alto rendimento, per sfruttare la ripresa dei mercati obbligazionari.

Era stato il takeover della squadra da parte del miliardario americano Malcolm Glazer nel 2005, un "leveraged buy-out" da 790 milioni di sterline, a caricare improvvisamente di debiti il ricco Manchester United. Questa, oltre al fatto che Glazer è straniero, era stata la ragione per cui i tifosi della squadra si erano strenuamente opposti al takeover, ma senza successo.

Il management del Manchester United ha sempre sostenuto che il debito non è un problema, perchè la squadra genera utili superiori agli interessi: nel 2008 ad esempio l'utile è stato di 72 milioni di sterline e gli interessi pagati sono stati di 69 milioni. La maggior parte dei prestiti, circa 520 milioni di sterline, sono garantiti dalla squadra e hanno una durata media di 7 anni. Un altro prestito, del valore iniziale di 130 milioni di sterline, effettuato alla famiglia Glazer, non direttamente alla squadra, da due hedge fund americani, Perry Capital e Citadel, è ripagabile a un tasso d'interesse del 14,25% annuo.

Glazer aveva rifinanziato 275 milioni di sterline di debito una prima volta nel 2006, ma negli ultimi due anni i tentativi di rinegoziare gli accordi si sono arenati a causa della crisi finanziaria e le difficoltà di accesso al credito. Ora il Manchester United torna alla carica, nella speranza di avere più fortuna nella City di quanta ne abbia avuta in campo ieri.

 

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