Dove vuole arrivare Google è per i più abbastanza chiaro. Fare la parte del leone in un segmento, quello dei video, che promette grandi numeri anche per ciò che concerne gli investimenti pubblicitari. Sebbene non sia ancora oggi chiaro cosa il gigante dei motori di ricerca porterà presto sul mercato – vedi il set top box digitale a piattaforma Android e marchiato Google, che dovrebbe far parte dell'annuncio di San Francisco – le ambizioni in chiave televisiva sono evidenti. E i presupposti su cui fa leva la società californiana sembrano del resto di sostanza. Vuoi perché oggi da YouTube passa il 42% dei filmati scaricati on line negli Stati Uniti (13 miliardi i video riprodotti nel complesso sui siti Google dagli internauti americani a marzo), e cioè dieci volte tanto quelli visionati su Hulu, la joint venture di Nbc Universal e News Corp. Vuoi perché, in collaborazione con l'emittente satellitare Dish Network, Google potrebbe presto rendere disponibile un servizio di ricerca che permetterà di cercare video e programmi Web (nonché fra i canali di Dish) direttamente dalla Tv.
Altro fattore di una certa importanza riporta a Sony, accreditata di essere l'illustre ospite della I/O Conference. Se il colosso nipponico legasse il proprio marchio a quello della Google Tv prima delle rivali (Samsung in testa) potrebbe avere sostanziali benefici in fatto di vendite? La domanda al momento non può avere una risposta e al momento l'unico produttore di televisori a scommettere sulla piattaforma Android è la svedese People of Lava. Sua, infatti, una famiglia di apparecchi Full Hd Led (Scandinavia, nei formati dal 42 al 55 pollici e prezzi in ingresso di 2.000/2.500 dollari) che da settembre vedrà il mercato con la promessa di servizi on demand fruibili direttamente via Internet e la possibilità di scaricare dalla Rete le applicazioni preferite.
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