Prima e anteprima: La prossima stagione della Scala si apre quest'anno con una novità. Il Don Carlo di Verdi aprirà il 7 dicembre il cartellone della Scala; ma se il rito della prima nel giorno di Sant'Ambrogio, patrono di Milano, resterà intatto, quest'anno ci sarà la novità dell''anteprima del 4 dicembre, riservata ad un pubblico di giovani al costo simbolico di 10 euro. L'opera di Verdi sarà diretta da Daniele Gatti, che sarà alla Scala anche nelle prossime tre stagioni con Lulù, Tosca e Boheme. La regia è stata affidata a Stephane Braunschweig, giovane regista già conosciuto al grande pubblico che, ha detto il Sovrintendente e direttore artistico Stephane Lissner, «va dritto al centro delle opere e al cuore dei personaggi». Il cast, invece, sarà composto da Ferruccio Furlanetto (Filippo II), Fiorenza Cedolinis (Elisabetta), Giuseppe Filanotti (Don Carlo) Matti Salminen (Inquisitore) e Dalibor Jenis (Rodrigo).

«Una stagione - ha spiegato Lissner alla presentazione - non è mai fine a se stessa. Non è un elenco di titoli senza relazioni l'uno con l'altro, senza passato e futuro, prima e dopo». Proprio per questi motivi nel cartellone sono state inserite anche le tre opere che hanno inaugurato le ultime stagioni scaligere sotto la direzione di Lissner: Idomeneo di Mozart, Aida di Verdi e Tristan und Isolde di Wagner. «Il primo triennio - ha sottolineato Lissner - ha rappresentato la prima fase di un progetto artistico pluriennale per la ridefinizione dell'identità della Scala. I lavori in corso sono finiti e questa stagione è come un ponte tra il primo triennio e lo sviluppo del progetto fino al 2013». Il Sovrintendente si è spinto anche oltre: «L'Expo del 2015 è un obiettivo chiaro per Milano e la Scala farà la sua parte». Tra le opere in cartellone anche l'Orfeo di Monteverdi, artista abbastanza raro per la Scala che, invece, sarà riproposto anche nelle prossime due stagioni con Il ritorno di Ulisse in patria e L'incoronazione di Poppea. Verdi, che aprirà la stagione, sarà presente anche con I due Foscari, diretta da Carlo Montanaro: «Crediamo - ha spiegato Lissner - nelle qualità italiane di questo giovane direttore. Per il suo ritorno alla Scala dopo La Traviata abbiamo scelto un'opera giovanile di Verdi». Grande attesa per gli appassionati della lirica c'è per Alcina di Handel e per Assassinio nella cattedrale di Ildebrando Pizzetti, proposta per molti motivi ha spiegato Lissner. «È un'opera di rispetto del teatro musicale italiano del secondo dopoguerra, ha un libretto di Eliot di qualità letteraria rarissima, ricorrono i cinquant'anni della sua prima rappresentazione».

Il balletto
La stagione del balletto propone La bayadere, Il sogno di una notte di mezza estate e Giselle con la novità di Coppelia. Nei mesi estivi, invece sarà di scena un pezzo di culto di Roland Petit, Pink Floyd Ballet, un vero connubio fra danza accademica e musica rock. Daniel Barenboim prosegue il suo discorso su Beethoven con i cinque concerti per pianoforte e orchestra ai quali ha affiancato capolavori di Schoenberg. A questo progetto è stato affiancato quello di Maurizio Pollini con opere da Bach a Stockhausen, da Chopin a Nono. Per il canto in programma grandi nomi: da Daniela Dessì a Monica Bacelli, da Ben Heppner, considerato uno dei più grandi tenori di repertorio tedesco, a Thomas Quasthoff, che con l'accompagnatore Barenboim affronterà un ciclo di Schubert.

Una nuova opera

La Scala ha commissionato al compositore italiano Giorgio Battistelli una nuova opera, tratta dai volumi «ecologisti» di Al Gore, il premio Nobel per la pace autore di Una scomoda verità e L'assalto alla ragione. L'opera, come annunciato dal sovrintendente Lissner sarà pronta per il 2011, quando si festeggeranno i 150 anni dell'Unità d'Italia. La Scala di Lissner punta comunque molto ai rapporti internazionali: in questa direzione vanno le tournee dell'orchestra e del balletto, sempre più frequenti, ma anche le numerose coproduzioni e lo scambio di direttori e artisti. Nel 2009, la Scala andrà in tournee a Berlino, Roma, Tel Aviv, Tokio, Parigi e Mosca, dove inaugurerà il restaurato Bolscioi.

Per il sindaco di Milano, Letizia Moratti, la prossima stagione stagione del Teatro alla Scala si preannuncia "straordinaria" e caratterizzata da "un insieme di elementi positivi che parlano del ruolo crescente del Teatro alla Scala come polo culturale mondiale". Il sindaco ha apprezzato, in particolare, la crescente apertura ai giovani, "l'assoluta qualità delle proposte e delle personalità artistiche protagoniste della stagione" e "l'internazionalità delle iniziative". "La programmazione della Scala - ha detto il sindaco alla presentazione della stagione insieme al sovrintendente e al vice presidente della Fondazione Bruno Ermolli - da tre anni vede un aumento costante delle alzate di sipario sino ad arrivare a 275 per il 2007 e 283 per il 2008". "Questa crescita di produttività - ha aggiunto Letizia Moratti - ha determinato un aumento di pubblico e di avere in alcuni mesi più alzate di sipario che giorni in calendario: 32 in ottobre, 36 in marzo, 33 in aprile". "Per il terzo anno consecutivo - ha continuato il sindaco - la Fondazione Teatro alla Scala, che vede quest'anno l'entrata di nuovi soci nel consiglio di amministrazione, chiude con un bilancio in attivo".

Il bilancio 2007 in attivo ma i prezzi aumenteranno
La Scala ha chiuso il bilancio 2007 in attivo per 1 milione 200mila euro e, a partire dalla prossima stagione, aumenta i biglietti del 10%. "Ogni cinque anni - ha spiegato Lissner - si impone necessariamente un adeguamento dei prezzi dei biglietti: erano fermi dal 2004, nel 2009 cresceranno del 10%. Per compensare questo - ha aggiunto - ci sarà una diversificazione delle offerte con le proposte di cicli" che possono comprendere opere, balletti e concerti. Le entrate della Scala restano al 60% proprie e al 40% pubbliche. Le recite sono salite da 184 a 283, mentre gli spettatori sono a quota 450mila.

 

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