Visto che l'anno scorso la versione per iPod e iPhone è stata un successo, il dizionario Devoto Oli ha deciso di continuare con una forma alternativa al tomo di centinaia di pagine (che non si ferma comunque dal 1971), mettendo a disposizione degli utenti l'applicazione con l'aggiornamento 2011 per 19,99 euro. Anche Zanichelli – la casa editrice dello Zingarelli - alla fine del 2009 aveva lanciato la possibilità di consultare i vocabolari di italiano, inglese e francese sui prodotti firmati Apple, ma non solo.
In ogni caso, anche se forse non esiste un patrimonio culturale più pubblico e condiviso della lingua, cercare un termine sul web non è immediato come farlo sulle pagine di un vocabolario di carta. Sono ancora pochi, infatti, gli editori che digitalizzano le voci e ne lasciano totalmente libera la lettura, come Hoepli e Rizzoli, che tramite il sito del Corriere della Sera rimanda alla consultazione online del Sabatini Colletti pubblicato dalla controllata Giunti.
Altri editori richiedono una semplice registrazione (come Garzanti), altri ancora un vero e proprio abbonamento (dopo un mese di prova gratuita, Zanichelli chiede il pagamento di 12 euro all'anno).
C'è poi lo stesso Devoto Oli che emula la formula di alcuni quotidiani – come il Wall Street Journal - e nell'edizione cartacea cela un codice personale con il quale si può accedere alla versione online, da usare con contenuti "extra" che la carta non consente, come scaricare gli aggiornamenti delle voci, inviare segnalazioni, oppure personalizzare la barra di navigazione e mandare a un amico la definizione che si stava cercando.
Ma c'è anche chi ha fatto la strada inversa e dalla rete si è ritirato: è il caso del dizionario De Mauro pubblicato nel 2000 da Paravia, punto di riferimento per i navigatori-linguisti, ma che nell'ottobre 2009 ha chiuso il sito dove si trovava la sua versione online. La casa editrice si giustificò con un «siamo rammaricati, ma dobbiamo porre termine al servizio, essendo l'opera fuori catalogo», suscitando così l'ira di molti utenti per i quali quella era solo una scusa, visto che il web non generava profitti. Numeri alla mano, tuttavia, la scelta di Paravia è comprensibile: i tomi cartacei del vocabolario De Mauro erano sei, e oggi ad acquistarli online si spendono circa 200 euro. Prezzo ancor più importante se messo a confronto con le ultime versioni del Devoto Oli (che costa 69,50 euro), dello Zingarelli (65,40 euro) e un Garzanti (66 euro).
Il progetto più ambizioso, però, che sembra non interessarsi affatto a meri aspetti di bilancio, è forse quello del sito "dizionario-italiano.it", non legato a nessuna casa editrice e dalla grafica che evoca quella di Google. Un sito aperto ai contributi degli utenti, sul modello Wikipedia, e che ha l'obiettivo di diventare il più completo dizionario esistente della lingua italiana. Il sito appartiene alla Olivetti Media Communication di Enrico Olivetti, che non sembra direttamente imparentato alla famiglia di Ivrea, ma che ha scelto una sede davvero poco italiana per stabilire la redazione del suo patriottico progetto: Candaba Pampanga, Filippine, famosa per la sua coltivazione di angurie.

 

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