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Il successo di «Twin Peaks» deve qualcosa all'inquietante jingle di musica minimale che fungeva da sigla di apertura. L'autore? Tale Andy Badale, pseudonimo dietro al quale si nascondeva Angelo Badalamenti, italiano di Brooklyn grande amico di David Lynch che con il regista di «Elephant man» aveva già lavorato in occasione di «Velluto blu», oltre ad aver fatto scorribande nell'horror più spinto con la colonna sonora di «Nightmare III: i guerrieri del sogno». Difficile scrollarsi l'ansia dallo stomaco, a sentire il suo conturbante utilizzo del synth.
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