Era già toccato al suffisso .um . Nel 2008 era stato cancellato dalla geografia di internet: destinato a localizzare i siti web legati a una delle nove Isole minori degli Stati Uniti situate nell’Oceano Pacifico e nel Mar dei Caraibi, se ne decise l’abolizione in virtù dell’assenza totale di pagine web che se ne fossero avvalse. Il discorso è certo più complicato per .yu, legato a un’entita geopolitica ormai inesistente e ufficialmente fuori uso dalle ore 12 dello scorso 30 marzo. Annunciata per lo scorso settembre, la dissoluzione virtuale dell’ex Jugoslavia era stata rinviata di sei mesi per lasciare tempo a chi ancora si serviva del suffisso (circa quattromila domini) di migrare altrove. Un processo che ci ricorda come nei nomi i domini riflettano la nostra storia, un po’ come accadeva e accade ancora con la cartografia tradizionale.
Un omaggio alle terre clandestine, nascoste, impermanenti è un software concepito dall'artista inglese Martin Howse che si chiama Island2: se installato, si ritaglia un po’ di spazio nella memoria del computer; nient’altro che uno spazio vuoto e silenzioso, che svanisce riavviando la macchina.

A questioni più pregnanti relative al rapporto spazio reale e servizi virtuali è dedicata la conferenza annuale Where 2.0,  la cui sesta edizione si è tenuta nei giorni scorsi. Relazioni e le reazioni degli esperti sono reperibili online.

c.somajni@ilsole24ore.com

 

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