Un team britannico di ricerca sottomarina ha scoperto per caso centinaia di antichi vasi romani provenienti da una galea naufragata duemila anni fa al largo di Capo Palinuro. Ne dà notizia il Daily Mail.
L'équipe della Hallin Marine Subsea International, di Aberdeen, stava scandagliando i fondali, con l'ausilio dei veicoli subacquei Rov (remote operated vehicles), alla ricerca di rifiuti radioattivi "smaltiti" in navi fatte affondare dalla mafia. Il team lavorava per la ditta italiana Geolab, a bordo dell'imbarcazione Mare Oceano.
Con grande sorpresa, invece di relitti moderni, hanno trovato i resti di una galea romana. Nella sabbia a 500 metri di profondità giacevano i vasi, che probabilmente trasportavano olio. Il team ne ha recuperati cinque intatti, li ha ripuliti con getti d'acqua e li ha consegnati al museo archeologico di Paestum.
"Siamo riusciti a recuperarne cinque, ma ce ne devono essere centinaia là sotto", ha detto meravigliato il responsabile della squadra, Dougie Combe. "Certamente è la cosa più antica che abbiamo mai trovato sul fondo marino".

 

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