LONDRA - Gli Uffizi di Firenze possiedono, grazie ai Medici, la più grande collezione al mondo di disegni del Rinascimento italiano. Il British Museum di Londra, grazie agli intrepidi e avidi collezionisti inglesi, ha la seconda. Ora per la prima volta i due musei hanno deciso di condividere il mirabile contenuto dei loro tesori, in una straordinaria mostra in corso a Londra che poi a fine estate si trasferira' a Firenze.
«E' la prima collaborazione della storia tra Uffizi e BM, - spiega Neil McGregor, direttore del British Museum. – Non solo ci permette di mostrare una gamma incomparabile di grandi opere, ma ci regala il lusso di pensare al disegno, a come e' stato creato e alla sua evoluzione». La mostra è stata studiata proprio per consentire uno studio ravvicinato dei disegni, alcuni di piccole dimensioni, altri più grandi, ma tutti creati dagli artisti non per essere visti ed esibiti ma come schizzi preparatori per un dipinto o come esercizi o per diletto. La mostra è infatti all'interno della cupola del museo, dove un tempo c'era la biblioteca: un luogo ovattato, uno spazio raccolto che fa da scrigno ideale per la contemplazione silenziosa di questi gioielli dell'epoca piu' ricca e feconda della storia dell'arte italiana.
«Gran parte di questi disegni non sono mai accessibili se non agli addetti ai lavori e quindi questa è un'occasione davvero unica per vederli, - spiega Hugo Chapman, direttore della mostra. – Ho cercato nelle due collezioni opere complementari per mostrare come il genio del Rinascimento da Firenze gradualmente sia filtrato verso altre regioni e corti italiane, da Roma a Milano a Venezia. Questo periodo rappresenta il trampolino di lancio di una nuova era nell'arte e la nascita dell'arte del disegno come noi lo conosciamo».
Fu l'invenzione cinese della carta – molto meno costosa della pergamena - e poi la sua graduale diffusione tramite il mondo arabo a regalare agli artisti del tempo una grande libertà, aprendo loro nuovi orizzonti creativi. Le tecniche utilizzate variano, dallo stilo d'argento usato da Leonardo al gesso, dal carboncino al pastello all'inchiostro. Fu un'epoca di grande creatività artistica ma anche di innovazione tecnica: come ricorda Chapman, i materiali utilizzati dagli artisti del Rinascimento sono poi rimasti invariati fino all'arrivo dei colori sintetici, delle matite di grafite e della carta di pasta di legno nell'Ottocento.
L'iter cronologico della mostra permette di seguire l'evoluzione del disegno verso un sempre maggiore realismo, una voluta centralità dell'uomo e l'uso sempre più sofisticato della prospettiva per creare l'illusione della tridimensionalità, come dimostrano gli splendidi drappeggi di Giovanni Antonio Boltraffio o lo scorcio di uomo sdraiato di Andrea Mantegna. Gli autori dei cento disegni in mostra sono tutti i piu' grandi artisti dell'epoca, da Maso Finiguerra e Antonio Pollaiuolo che si fregiavano del titolo «maestro del disegno» a Lorenzo Monaco e Pisanello, da Andrea del Verrocchio a Pietro Perugino, da Filippino Lippi a Domenico Botticelli, da Luca Signorelli a Giuliano da Sangallo.
Leonardo da Vinci domina la seconda parte della mostra con dieci disegni, compresa la prima opera attribuita con certezza all'artista, un disegno datato 1473 della Valle dell'Arno vista da Vinci, che è anche il primo paesaggio nella storia dell'arte europea. Dopo Leonardo è la volta di Michelangelo e di Raffaello, che rappresentano l'apoteosi del classicismo. La mostra si chiude con un ritratto di giovane donna disegnato da Tiziano, che dimostra la diversita' di stile dei veneti ma anche la grande abilità di questo artista noto soprattutto per i suoi dipinti. Una rivelazione, l'ultima di molte che la mostra regala. Si esce dal British Museum in totale accordo con quello che scrisse nel 1568 Giorgio Vasari: «Il disegno è il padre delle nostre tre arti, l'architettura, la scultura e la pittura».
Da Fra Angelico a Leonardo: Disegni del Rinascimento Italiano
22 aprile-25 luglio 2010
Round Reading Room, British Museum, Londra
www.britishmuseum.org
Galleria fotografica
©RIPRODUZIONE RISERVATA