Si tratta di scegliere a cosa credere: se alla linea di partito o ai propri occhi

Le reazioni alla fuoriuscita di petrolio nel Golfo sono state prevedibili in modo sconfortante. Puntualmente, alcuni a destra hanno concluso che l'esplosione all'origine della macchia nera sia in realtà frutto di un vile complotto ordito dagli ambientalisti, dato che le ricadute ecologiche sembrano convalidare i timori avanzati in passato circa l'impatto ambientale delle trivellazioni al largo delle coste. Intanto, vari media, tra cui la CNN e l'emittente radiofonica pubblica nazionale (NPR), hanno ventilato l'ipotesi che questo evento si riveli la "Katrina di Obama", suggerendo che la risposta dell'attuale presidente al disastro richiami da vicino la maldestra gestione dell'uragano Katrina da parte del suo predecessore nel 2005, sebbene l'amministrazione Obama abbia reagito in modo ragionevolmente tempestivo.

Ma ciò che sorprende è il revisionismo: alcuni conservatori hanno iniziato a sostenere che i racconti sul fallimento degli interventi dell'amministrazione Bush all'indomani dell'uragano fossero soltanto falsità diffuse dai media. Lo stesso Bush ha tentato di correggere il tiro a gennaio del 2009: "Non venitemi a dire che la risposta federale è stata lenta quando trentamila persone sono state salvate dai tetti non appena la bufera si è placata."
Questo modo di pensare è assurdo. Abbiamo seguito tutti l'evoluzione della crisi Katrina: nessuno ha incolpato Bush dell'uragano, l'hanno accusato del fatto che migliaia di cittadini americani si sono trovati in una condizione di estremo disagio mentre le agenzie governative stavano a guardare impotenti.

Per giunta, nonostante le chiare indicazioni contrarie, i funzionari dell'amministrazione si affrettarono a lodare il modo in cui la FEMA aveva gestito l'emergenza. La famigerata battuta di Bush - "Brownie, stai facendo un ottimo lavoro" – riferita al direttore della FEMA, Michael Brown, fu pronunciata quattro giorni dopo l'inizio dell'incubo. Il presidente è stato dunque responsabile degli incredibili problemi istituzionali emersi più tardi all'interno dell'agenzia, agenzia che non aveva letteralmente alcun piano per gestire un evento distruttivo delle proporzioni di Katrina. Come è possibile sostenere che l'amministrazione Bush non abbia commesso errori? Immagino che si tratti di scegliere a cosa credere: se alla linea di partito o ai propri occhi.

© 2010 NYT – distribuito da The NYT Syndicate
(Traduzione di Francesca Marchei)

 

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