House Ad
House Ad
 

Commenti e Inchieste

Il tesoro sprecato delle frequenze

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2010 alle ore 08:10.

Non abbiamo molti primati in campo tecnologico, ma sui telefonini non siamo secondi a nessuno. Per la loro diffusione record, ma anche perché vantiamo da anni un mercato competitivo e all'avanguardia in Europa prima con le carte ricaricabili, poi con l'Umts e in anni più recenti con l'accesso alla banda larga da reti mobili. Ora però questo primato italiano rischia di essere minacciato.

Potremmo non avere infatti tutte le frequenze necessarie per far fronte sia al continuo aumento di traffico mobile (cresciuto del 250% lo scorso anno, grazie soprattutto ai dati) sia allo sviluppo di nuovi servizi in banda larga offerti dagli smart phone e presto dai cellulari di quarta generazione e dall'iPad.
L'Italia è purtroppo l'unico paese che non si sta ancora ponendo il problema del cosidetto "dividendo di spettro". Negli Stati Uniti e nel resto d'Europa il passaggio della tv dall'analogico al digitale, che occupa una porzione più limitata dello spettro, ha reso o renderà presto disponibili frequenze nella banda 800 che consentono una maggiore penetrazione dei segnali e un minor numero di antenne sul terreno. Queste risorse trasmissive pregiate lasciate libere dalla vecchia tv sono il "dividendo" da destinare ai nuovi servizi di telecomunicazioni.
Da noi no, la tv digitale è intenzionata a tenersi tutte le frequenze che occupava la vecchia tv analogica. E non perché nel club televisivo stiano entrando molti nuovi soci: il 90% delle frequenze digitali viene riconosciuto (di fatto gratuitamente) ai vecchi soci del club analogico, che magari non sanno neppure bene che fare di tanta abbondanza, come chiunque può verificare facendo zapping col telecomando del digitale terrestre. Poco meno del 10% è destinato a nuovi entranti, purché, nelle intenzioni del governo che difende a spada tratta il duopolio Rai-Mediaset, non si tratti di Sky. Essendo tuttavia probabile un via libera europeo a Sky, alla fine la gara per i nuovi entranti potrebbe slittare alle calende greche. E comunque questo 10% non verrà assegnato con un'asta competitiva, ma attraverso un "beauty contest" i cui vincitori saranno decisi a tavolino, e senza il criterio oggettivo del maggior offerente, dal governo Berlusconi.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Europa | Mediaset | Paolo Gentiloni | Prodi | RAI | SKY | Telecomunicazioni

 

Quanto accade in queste settimane in Germania avrebbe dovuto almeno accendere la curiosità del ministro Tremonti. La gara tedesca per assegnare il "dividendo di spettro" liberato dalla digitalizzazione della tv ha superato il 160° rilancio e sta raggiungendo cifre record. Comunque si chiuderà ben oltre i 3 miliardi di euro. Perché privare di questa opportunità le casse dello stato italiano? Magari non raggiungeremmo quelle cifre, visti gli investimenti fatti dieci anni fa per l'Umts e vista la ristrutturazione in corso nella banda 900. Ma l'attesa di ricavi più bassi di quelli tedeschi non è il vero problema, dal momento che il nostro governo pare aver deciso che non c'è proprio nulla da mettere a gara: tutta la banda 800, la più pregiata, continua ad essere riservata integralmente (e gratuitamente) alla tv.
Nel frattempo, il piano annunciato oltre un anno fa per portare un minimo di banda larga ai sette-otto milioni di italiani oggi totalmente esclusi da qualsiasi collegamento a internet resta al palo. Neanche un anticipo della somma promessa (800 milioni) è stato mai deliberato e così siamo l'unico tra i grandi paesi alle prese con la crisi a non prevedere investimenti pubblici per la banda larga.
Insomma, ce ne sarebbe abbastanza per cambiare rotta, rivedendo la scelta di assegnare una risorsa così preziosa come le frequenze della banda 800 tutta gratis e tutta ai soliti noti. Recuperando risorse da destinare alla banda larga. Ed evitando il rischio di trovarci a corto di frequenze per i collegamenti veloci a internet da rete mobile.
Potrebbe essere proprio Tremonti a prendere l'iniziativa, prima che, anche in questo caso alla fine a costringere il nostro governo troppo televisivo a cambiare rotta sia l'Unione Europea. Finora l'Unione aveva indicato il 2015 come data entro cui assicurare un "dividendo" ai nuovi servizi in banda larga mobile. Ma ora, vista la domanda crescente, potrebbe anticipare tutto al 2012.
Paolo Gentiloni è stato ministro delle Comunicazioni nel secondo governo Prodi

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da