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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 09:06.
L'ultima modifica è del 29 giugno 2010 alle ore 09:06.
Le donne nei paesi in via di sviluppo sono indietro rispetto agli uomini in molti campi: l'accesso all'istruzione, le opportunità lavorative, la rappresentanza politica, i diritti giuridici.
C'è una stretta correlazione fra sviluppo economico ed empowerment femminile (definito come un miglioramento della capacità delle donne di accedere agli elementi fondamentali dello sviluppo, in particolare le cure mediche, l'istruzione, le opportunità di guadagno, i diritti e la partecipazione politica). Lo sviluppo economico da solo può giocare un ruolo importante per ridurre la disuguaglianza fra uomini e donne. Allo stesso tempo, il persistere di discriminazioni ai danni delle donne può essere di ostacolo allo sviluppo.
La povertà e la mancanza di opportunità generano disuguaglianze fra uomini e donne. Quando lo sviluppo economico riduce la povertà, la condizione delle donne migliora da due punti di vista: se la povertà si riduce, migliora la condizione di tutti, donne comprese. Inoltre, lo sviluppo economico rende i nuclei familiari più forti di fronte alle situazioni di crisi, offre ai governi più risorse per proteggere i cittadini più poveri dalla fame e dalle malattie e dunque, anche senza focalizzarsi in modo specifico sulle donne, le favorisce di più.
Lo sviluppo economico, tuttavia, non è sufficiente a produrre uguaglianza completa. Nella scolarizzazione primaria e secondaria il divario sta scomparendo, ma non è così nell'istruzione terziaria, anche se i numeri sono in aumento. Sul mercato del lavoro, anche nei paesi sviluppati le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di qualifica professionale, a tutti i livelli. I diritti delle donne, in particolare quelli di proprietà, in molti paesi continuano a essere diversi da quelli degli uomini, e il divario nel campo della partecipazione politica si è ridotto di pochissimo.
Pertanto, è necessario intervenire attivamente per arrivare all'uguaglianza fra i generi. Ci sono due argomenti per sostenere queste politiche attive. Il primo è l'uguaglianza come valore di per sé. Il secondo è legato al ruolo fondamentale delle donne nello sviluppo economico: ridurre i divari di genere produrrà conseguenze positive in molte dimensioni della vita economica e sociale. È, in altri termini, efficiente. Questa visione condiziona il dibattito e le politiche adottate in ogni parte del mondo, dal microcredito ai trasferimenti condizionali di denaro.