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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2010 alle ore 07:55.
Forse non c'è nulla di casuale nel fatto che lo strategist di Goldman Sachs, quello incaricato di fare previsioni sulla borsa, sia sempre ottimista. Si ricorderà la mitica Abby Cohen: con gli occhi sempre puntati all'insù, a pronosticare grandi rialzi dell'S&P ad ogni nuovo anno, anche in quelli successivi al 2000; e ancora nel 2008, alla vigilia del grande crollo. Nel marzo 2008 Goldman la sostituì con David Kostin che però non sembra aver brillato nelle sue predizioni. L'ultima la fece il 12 marzo scorso, quando disse di vedere l'S&P a 1.300 punti per metà anno.
Ma l'altro ieri l'indice s'era invece tristemente ritrovato a 1.030, il 26% più basso di quanto previsto dal guru. A Wall Street dicono che Kostin sia diventato uno dei migliori indicatori contrari: quelli che gli operatori guardano per comportarsi in maniera opposta. E siccome la prestigiosa Goldman Sachs è solita azzeccare quasi tutte le operazioni, vien da pensare che sia essa la prima a mettere a frutto i preziosi servigi del proprio strategist. Facendo il contrario, ovviamente. (W.R.)