Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 10:04.
L'ultima modifica è del 10 luglio 2010 alle ore 08:04.
Alla fine Marchionne ha battuto il colpo che i sindacati chiedevano dopo il referendum del 22 giugno e Pomigliano è uscita dallo stallo. L'incontro di ieri tra l'a.d. del Lingotto, Bonanni e Angeletti ha sortito l'effetto sperato: i 700 milioni per la nuova Panda nello stabilimento campano arriveranno. La chiusura dell'impianto è scongiurata. In sintesi: contrattare paga. Malgrado le letture che potranno essere date - lavoro in cambio di diritti - l'accordo (separato) promette futuro.
Termine usato dallo stesso Marchionne in una lettera ai dipendenti. «Il nostro scopo - ha scritto - è colmare il gap di produttività che separa l'Italia dagli altri paesi e portare Fiat a un livello di efficienza che garantisca al paese una solida industria dell'auto e un futuro ai suoi addetti». Produttività, diritti, capacità di contrattazione. Il futuro si sviluppa lungo i tre lati di questo triangolo equilatero. Ma alla base di tutto c'è la capacità di contrattare in modo innovativo e lungimirante. Nessuno può confondere questo con la cancellazione dei diritti dei lavoratori. A meno di non essere in malafede. O un po' confuso.