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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2010 alle ore 11:06.
Due test - uno a settembre e uno a giugno - misurano quanto gli studenti hanno appreso in un anno scolastico. I risultati saranno confrontati tra le diverse scuole e, a regime, si capirà l'efficienza dei singoli istituti. Partiranno per prime mille scuole medie, poi l'esperimento sarà esteso agli istituti superiori, infine a tutte le scuole del paese (mentre nel pubblico slitta ancora la riforma destinata a favorire la meritocrazia).
Un meccanismo ideato da Giorgio Abravanel, ex McKinsey, autore del saggio Meritocrazia e oggi consulente del ministro dell'Istruzione Gelmini, che ha un solo obiettivo: portare il merito all'interno della scuola (e, si spera, prima o poi nel paese). Le classifiche internazionali sull'efficienza e la qualità delle scuole sono impietose con l'Italia. Ogni anno un passo indietro. E senza scuola, senza merito, senza riforme la ricerca annaspa, l'economia non cresce, il paese arranca. Ecco perché gli studenti eccellenti devono diventare buona ricerca. In Germania sono previste borse di studio solo per il merito indipendentemente dal reddito. Una via che allo studio anche in Italia. Test agli studenti dopo la maturità per aprire corsie preferenziali ai migliori.