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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 08:36.
L'ultima modifica è del 21 luglio 2010 alle ore 08:36.
La notizia è piacevole come un filo di brezza in una giornata di calura. Il ministero per la Pa e l'Innovazione ed Equitalia hanno firmato un protocollo d'intesa per consentire lo sbarco su «Reti Amiche», il circuito per facilitare l'erogazione dei servizi ai cittadini, anche alla società pubblica, appunto Equitalia, che si occupa della riscossione.
La conseguenza sarà che le cartelle esattoriali potranno essere pagate con meno complicazioni e file. Per esempio andando al supermercato, oppure entrando in tabaccheria. Da fine anno l'accordo dovrebbe migliorare, se tutto filerà liscio, la qualità dei rapporti fra il fisco, in questo nella veste caso di agente della riscossione, e i contribuenti. Il cuore della vicenda sta però nell'inciso («se tutto filerà liscio») di poche righe sopra. Molte volte a impegnativi annunci di semplificazione hanno fatto seguito delusioni o, peggio, la nascita di procedure più complesse di quelle che si volevano semplificare. Appuntamento, dunque, a fine anno, per esempio in un supermercato affollato per le spese natalizie, per la verifica.